Dopo le parole sulla riscossione delle sanzioni del nuovo presidente Federico Berruti in commissione consiliare, arrivano le puntualizzazioni di Ilaria Gavuglio, ex presidente di Amt nominata dalla giunta Bucci e oggi direttore generale dell’azienda. Le sue dichiarazioni segnano una frattura presidente e direttore generale, con interpretazioni divergenti su aspetti cruciali.
Tariffazione agevolata e risorse
Gavuglio ha ricostruito le scelte fatte durante il suo mandato, ricordando che l’introduzione della tariffazione agevolata e gratuita ha portato “un aumento di 15 milioni di passeggeri in un anno”, ma anche “una perdita immediata di introiti da bilancio”. L’azienda contava sull’arrivo di risorse da Roma destinate al trasporto pubblico locale, “fondi che però hanno tardato ad arrivare”. Il modello adottato – ha precisato – “era quello Genova, basato sullo spostamento dal trasporto privato a quello pubblico”.
La partita delle sanzioni e i ricavi
Il nodo principale resta quello delle multe non riscosse, tema sul quale Gavuglio ha offerto una versionediversa da quella di Berruti: “Le sanzioni cubano 100 milioni. Dal 2023 l’azienda ha iniziato a notificare in busta verde e a iscrivere a bilancio queste somme. Oggi siamo al 25% di incasso, un dato in linea con il 33% ottenuto in cinque anni”. L’ex presidente ha sottolineato come il collegio sindacale avesse rilevato la lentezza dei tempi di incasso, “che imponevano un aiuto bancario”.
Debiti e bilancio della gestione
“Giustissimi i numeri sui debiti – ha aggiunto – ma 43 milioni sono debiti per investimenti finanziati, somme che devo ancora ricevere dagli enti”. Gavuglio ha così respinto l’idea di un dissesto strutturale, rivendicando la solidità della gestione precedente.
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