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Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, commenta il voto del consiglio regionale della Liguria che ha respinto la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione nei confronti del presidente Giovanni Toti
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GENOVA - Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, commenta il voto del consiglio regionale della Liguria che ha respinto la mozione di sfiducia presentata dall'opposizione nei confronti del presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Ameglia dallo scorso 7 maggio, giorno in cui sono scattate le misure cautelari a seguito dell'inchiesta sulla presunta corruzione avvenuta tra istituzioni regionali e parte del mondo portuale genovese (Leggi qui).

"Giovanni Toti e la sua giunta devono continuare a governare per il bene della Regione Liguria - spiega Lupi -. (Toti ndr) è stato il miglior presidente e ha rilanciato la Liguria con le infrastrutture rimettendola al centro nell'interesse nazionale. Giovanni ha spiegato molto lene le sue ragioni: ci sono stati atti leciti e finanziamenti leciti".

Tante e numerose le opere in corso in Liguria ma per il leader di Noi Moderati il segnale politico che arriva da via Fieschi è quello di proseguire: "Non si blocca nulla, le opere sono fondamentali non per una maggioranza o l'altra ma per tutti i cittadini. Nel nostro Paese vale, sempre e per tutti, la presunzione di innocenza. Ci auguriamo che rapidamente Toti possa tornare a fare il presidente della Regione. Alle opposizioni dico che è bene che tra maggioranza e opposizione ci si confronti nel merito e si propongano alternative serie. Ora ci aspettiamo un segnale di disponibilità e serietà da parte della magistratura" spiega Lupi.

Poi arriva una considerazione personale su tutta l'inchiesta che ha provocato un vero e proprio terremoto giudiziario in Liguria: "Mi pare si sia celebrato il processo solo sui media, all'inizio attraverso le intercettazioni che uscivano il giudizio di colpevolezza sia stato creato ad arte, però quando Toti ha spiegato le rue ragioni con l'interrotagorio e la sua memoria, mi pare si sia capito che tutto si sia svolto nella correttezza. E poi c'è un principio fondamentale, deve esserci la prova di colpevolezza non la presunzione di colpevolezza. Se un atto è lecito e un finanziamento è lecito la corruzione dove sta?" conclude il leader di Noi Moderati.

 

 

 

 

 

   

 

 

 

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