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GENOVA - Il Consiglio regionale, a distanza di mesi, torna sul caso della barzelletta sugli ebrei che l’assessore del Comune di Genova, Lorenza Rosso, pronunciò in sinagoga creando non poco imbarazzo tra i presenti. E lo fa con un ordine del giorno presentato dal capogruppo Pd Luca Garibaldi, approvato a sorpresa con i voti dell’opposizione. La maggioranza, infatti, si è divisa tra chi si è astenuto, chi è uscito dall’aula e chi, come il presidente Toti, ha votato contro.

Di fatto il documento impegna la giunta "a prendere le distanze dalle parole dell’assessora Rosso, stigmatizzando le dichiarazioni fatte in rappresentanza del Comune di Genova; a manifestare solidarietà alla comunità ebraica di Genova e a promuovere iniziative di formazione civica e culturale sull’evoluzione del razzismo nella storia e nella società, da rivolgere a chi siede nelle assemblee elettive dei Comuni liguri". Nell’ordine del giorno si ricorda anche che nella Giornata europea della cultura ebraica tenutasi a Genova, "l’assessora avrebbe usato espressioni dal valore antisemita".

Ma come si è arrivati all’approvazione del documento con i 12 voti dell’opposizione? Durante la discussione in aula il presidente Toti ha condiviso la difesa della cultura ebraica, ma ha ricondotto l’episodio a un incidente "pur sgradevole" e ha chiesto il ritiro dell’ordine del giorno, in quanto secondo lui avrebbe avuto una formulazione troppo ristretta. Al rifiuto del capogruppo Pd Garibaldi, che lo aveva presentato, Toti ha deciso di votare contro lasciando libertà agli altri consiglieri di maggioranza. L’unico a votare contro come Toti è stato Claudio Muzio di Forza Italia. Angelo Vaccarezza di Cambiamo-Lista Toti e Stefano Balleari di FdI hanno definito il documento "politicamente strumentale e pretestuoso" e hanno chiesto alcune modifiche, che sono state rifiutate. A quel punto hanno scelto di uscire dall’aula al momento del voto. Gli altri consiglieri di maggioranza si sono invece astenuti. Ed è così che l’ordine del giorno è passato.

L’episodio al centro della questione risale al 18 settembre scorso quando l’assessore Rosso, incaricata di portare il saluto istituzionale del Comune di Genova, raccontò in sinagoga, davanti alla comunità ebraica, una "storiella" che a sua volta – disse – le aveva raccontato un amico ebreo: "Sai perché gli ebrei hanno un naso grande? Perché l'aria è gratis. Direi che questo accomuna ancora di più le nostre comunità", facendo riferimento alla proverbiale "avarizia" dei genovesi. In sinagoga calò il gelo, seguirono polemiche politiche con la richiesta di dimissioni, respinte, e le successive scuse pubbliche del sindaco di Genova e della stessa Rosso alla presidente della comunità ebraica.

GENOVA - Un minuto di silenzio per commemorare le vittime di Ischia. Lo ha osservato questa mattina il Consiglio regionale della Liguria. "La nostra Regione, interessata in passato da eventi di altrettanta portata distruttiva - ha spiegato in apertura di seduta il presidente dell'Assemblea, Gianmarco Medusei - non può che sentirsi strettamente solidale con la comunità ischitana che piange in questi giorni terribili molte vite spezzate e vive ore di angoscia per i dispersi, per i quali si affievoliscono via via le speranze di salvezza".

"Le notizie di cronaca di questi giorni - ha aggiunto - hanno riportato con forza al centro dell’attenzione nazionale le fragilità del territorio italiano di fronte a fenomeni climatici di grande violenza che sempre più frequentemente mietono vittime inermi provocando danni ingentissimi alla comunità"

Medusei ha poi richiamato l’attenzione sugli sfollati che "seppur sopravvissuti alla furia del fango, sono stati privati di tutto" e ha espresso "il cordoglio di tutto il Consiglio ai familiari delle vittime e la vicinanza agli abitanti di Casamicciola, nell’auspicio che possa ancora esserci speranza per i dispersi".

 

GENOVA - La Fifa vieta la fascia arcobaleno che i capitani di diverse nazionali di calcio avrebbero voluto indossare ai Mondiali del Qatar, e per protesta i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle decidono di metterla al braccio nella seduta di oggi. Fabio Tosi e Paolo Ugolini si sono presentati in Consiglio con la fascia "One Love" spiegando che "si tratta di un piccolo gesto simbolico, con cui vogliamo esprimere solidarietà alla comunità Lgbtq+ e a quei calciatori a cui è stato vietato di indossarla durante le partite".

"La fascia da capitano 'One Love' - dicono - è un segnale contro ogni forma di discriminazione dell’orientamento sessuale. Per noi, non esistono amori di serie A o serie B: è ora di alzare l’asticella dei diritti".

L'idea delle fasce arcobaleno a questi controversi Mondiali di calcio era nata su iniziativa di alcune squadre, per promuovere l'inclusione e combattere le discriminazioni di genere, lanciando un segnale forte proprio da un Paese, il Qatar, dove oggi l'omosessualità è ancora considerata un reato, e come tale viene punito col carcere.

La Fifa, però, di fronte a questa possibilità, ha annunciato non solo una sanzione verso le squadre che avessero appoggiato questa iniziativa, ma anche il cartellino giallo per quei capitani che avessero indossato la fascia non ufficiale. Di qui la decisione delle stesse nazionali promotrici della protesta pacifica di tirarsi indietro, per evitare penalizzazioni in campo, oltre a quelle economiche.

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GENOVA - “I tragici fatti di Ischia, assieme al doveroso cordoglio alla popolazione colpita, devono farci tornare sul tema della resilienza dei territori e spingere il Governo a prevedere forti investimenti”: lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, intervenuto a Primocanale per parlare delle opere che sono state realizzate, o messe in progetto, per difendere le coste e il suolo della Liguria.

“La Liguria – spiega Giampedrone – ha messo in campo una serie di azioni vere, tangibili, a seguito di un patto tra Regione e territori. Molto è stato fatto, tanto resta ancora da fare e il tema deve essere declinato anche e soprattutto sul piano del sostegno economico da parte del Governo”.

Il Municipio 3 Bassa Val Bisagno è apripista tra i municipi del Comune di Genova nella formazione digitale dei propri cittadini. Grazie ad un progetto realizzato dal Comune di Genova, di concerto con Liguria Digitale, giovedì 1° dicembre 2022 nella Sala Consiliare del Municipio III - Bassa Val Bisagno, in Piazza Manzoni 1 dalle ore 16:00 alle ore 18:00 i cittadini, senza limiti di età, potranno essere i primi a partecipare ad un percorso di apprendimento volto a spiegare loro come accedere ai servizi offerti digitali della “Piattaforma del Fascicolo del Cittadino”.

Il fascicolo era stato presentato lo scorso febbraio durante un Terrazza Incontra, in diretta su Primocanale (RIGUARDA LA TRASMISSIONE)

Angelo Guidi, Presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno, dichiara: “È molto importante far conoscere e spiegare alle persone come utilizzare i servizi informatici messi a disposizione dal Comune di Genova con cui il Municipio lavora in costante sinergia: è parimenti molto importante avvicinare la cittadinanza alle istituzioni. “Ritengo – conclude – necessario impegnarci sin da subito per la transizione digitale e per questo motivo ho deciso di nominare Paolo Boz, consigliere municipale con la delega alla digitalizzazione già dai primi giorni del nuovo corso dell’amministrazione municipale”.

Sul punto Paolo Boz, consigliere delegato alla digitalizzazione, precisa che “attraverso questo e i futuri appuntamenti nel territorio miriamo a ridurre il digital-divide dei cittadini, mediamente anziani nella nostra valle, e così contrastarne l’esclusione sociale”.

L’attività di formazione avrà una durata complessiva di circa 2 ore e permetterà, come sottolinea Sonia Paglialunga, assessore ai Servizi civici, di “conoscere i vari servizi presenti all’interno della piattaforma, avvicinando i cittadini all’amministrazione comunale” ribadendo che “l’accesso al Fascicolo del Cittadino avviene attraverso 3 possibili modalità (SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale, CIE – Carta di Identità Elettronica, CNS – Carta Nazionale dei Servizi) il Comune di Genova è attivamente impegnato nella diffusione di questi strumenti attraverso, ad esempio le CIE – Day ovvero le giornate dedicate alla promozione della carta di identità elettronica”.