cronaca

L'intervento dell'assessore alla scuola dopo la decisione di Toti
2 minuti e 2 secondi di lettura
La Liguria da lunedì sarà in zona gialla, ma il Governatore della Liguria Giovanni Toti ha deciso anche in qualità di assessore alla sanità di posticipare la riapertura delle scuole superiori. Dunque ancora per tutta la prossima settimana le lezioni si svolgeranno con la dad, didattica a distanza. Dopo l'analisi del Presidente della Regione arrivà così la riflessione dell'assessore regionale alla scuola Ilaria Cavo.

"La scelta di non fare iniziare le scuole superiori (la secondaria di secondo grado) in presenza almeno al 50 per cento a partire da lunedì non è stata una scelta facile ne’ da prendere ne'da comunicare, ma è stata una scelta doverosa di prudenza - scrive Ilaria Cavo in un post - Il presidente Toti, che ha firmato l'ordinanza per sospendere l'avvio delle lezioni in presenza per le superiori e per i corsi di formazione triennale (iefp) anche la prossima settimana in attesa di conoscere la posizione del governo con il nuovo dpcm, l'ha spiegata subito e ampiamente. Occorre consolidare i dati sui contagi e l' RT, evitare un aumento, rinviando la partenza della scuola in classe proprio come accaduto in tutte le altre regioni che ci circondano e anche all'estero, proprio come oggi suggeriscono le indicazioni dell'istituto superiore di Sanità. E chiedendo così un grande senso di responsabilità ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, soprattutto agli studenti".

La macchina per far riaprire le scuole era pronta, ma tutto dunque slitta per ragioni sanitarie. E allora dall'assessore Cavo arriva un ringraziamento ai soggetti coinvolti.

"Voglio ringraziarli tutti, per la pazienza e la responsabilità che hanno avuto finora e che sapranno dimostrare anche nei prossimi giorni - scrive ancora l'assessore - vorrei ringraziare soprattutto i ragazzi per l'impegno che ci hanno messo e metteranno ancora per studiare in dad e concentrarsi, sapendo che non è la stessa cosa. E vorrei ringraziare i dirigenti scolastici, i responsabili delle aziende dei trasporti e tutte le istituzioni che ,insieme a me, insieme a noi, si sono sedute ai tavoli convocati dai prefetti in quest’ultimo mese, anche durante queste festività, per preparare nel dettaglio i "piani dei trasporti" proprio per la ripartenza in sicurezza della scuola superiore. Sono piani pensati, articolati,curati. Non partiranno lunedì, ma non è lavoro buttato perché sono solo rimandati con un sacrificio di studenti e professori, oggi,che serve per tutti, oggi e domani".