cronaca

Dopo l'ondata di maltempo che ha colpito Ventimiglia e le valli dell'entroterra
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Frane, ponti crollati, strade interrotte, frazioni e paesi isolati, abitazioni senza luce e Ventimiglia che deve fare i conti con quanto lasciato dall’alluvione causata dall’esondazione del Roja.

La prima stima parla di danni per 30 milioni di euro per la Liguria. Ma il maltempo si è abbattuto pesantemente su tutto il Nord Ovest. Per questo è stata firmata dal presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, congiuntamente con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio la richiesta dello stato di emergenza indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, Conte e al capo del dipartimento nazionale di Protezione civile Borrelli.

Triora è l’unica località rimasta isolata a causa di una frana, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile su richiesta di Regione Liguria ha inviato un nucleo del reggimento Genio dell’Esercito per verificare la fattibilità del ripristino della viabilità della strada provinciale, che speriamo avvenga al più presto. Ad Airole invece è stato reso transitabile per i mezzi di soccorso il tratto danneggiato delle statale 20 ed entro lunedì la strada tornerà percorribile da tutti a senso unico alternato.

Ad Airole il tratto della statale 20 che era ceduto è stato ripristinato, la strada è già aperta ai mezzi di soccorso e da martedì mattina tornerà percorribile da tutti a senso unico alternato. Intanto a Portofino la strada provinciale di collegamento con Paraggi, danneggiata parzialmente dalla mareggiata, è stata messa in sicurezza. 

L’elicottero di Regione Liguria ha lavorato con l'obiettivo di caricare i tubi dell’acqua da stendere fra Molini di Triora e Triora, in modo da ripristinare i collegamenti idrici interrotti a causa del maltempo. Nel frattempo quasi tutte le utenze elettriche sono state ripristinate: delle 20 mila fuori servizio, attualmente 1400 sono ancora fuori uso e verranno sistemate entro la giornata di domenica, anche grazie alla posa di generatori elettrici nelle zone più critiche come Calizzano. "Continua senza sosta il grande lavoro di tecnici e volontari di Protezione Civile per fronteggiare i danni del maltempo e riportare la situazione al più presto alla normalità. Non ci fermiamo" spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

I DATI DEL MALTEMPO - Durante la fase di allerta rossa si sono determinate esondazioni di torrenti, frane, un generale dissesto idro-geologico, mareggiate di elevata intensità con onde alte fino a 5 metri oltre a piogge con punte di 630 millimetri in 24 ore. La firma è avvenuta dopo i sopralluoghi nell'estremo ponente ligure, dove maggiori sono stati i danni, insieme a quelli riportati dalla Regione Piemonte in particolare nelle province di Cuneo, Vercelli, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.

In 24 ore le precipitazioni hanno superato il record storico dal 1958, causando danni ingenti e, soprattutto, una vittima e un disperso. A perdere la vita e' stato un ragazzo di 36 anni, Samuel Pregnolato, residente a Quarona, nel Vercellese, il cui corpo è stato recuperato sul greto del fiume Sesia a Borgosesia. L'auto dell'uomo è finita nel fiume venerdì notte. Il fratello di 21 anni è riuscito a salvarsi aggrappandosi ad alcuni rami. Fortunatamente le 21 persone dichiarate scomparse dalle autorità italiane sono state trovate sane e salve sul versante francese.

CASO DIGA DEL ROJA - Ventimiglia la città più colpita. È proprio qui si accesa una polemica per quanto accaduto al Roja esondato nella notte tra venerdì e sabato. In corso infatti tutte le verifiche relative alle procedure dell’apertura della diga del Roya da parte dei francesi. Ma la questione è stata rapidamente chiusa da parte del Sindavo di Ventimiglia e del governatore Toti. “Che avrebbero aperto la diga sul fiume Roja è stato comunicato, ma stiamo approfondendo con il comandante della polizia locale, e chiederemo anche al Prefetto di verificare, se la procedura è andata come previsto. Bisogna comunque essere chiari: era allerta rossa e pioveva in modo impressionante, il fiume era davvero grande e verso l'una è iniziata l'esondazione" ha spiegato il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino. A seguito delle piogge eccezionali, le autorità francesi venerdì notte hanno aperto le dighe in alta val Roja, seguendo una prassi consolidata, per consentire il deflusso delle acque.

Anche il governatore della Liguria Giovanni Toti è intervenuto sulla questione: "I francesi aprono la diga per evitare che ceda. Certamente c'è una causa ed effetto, ma penso che fosse decisione inevitabile, della quale eravamo già stati avvertiti, ed era accaduto altre volte. Ovviamente se ci sono situazioni diverse, ci sono le autorità competenti e il ministero degli Esteri che se ne occupano. In questo caso sappiamo bene che esiste una chiusa sul fiume Roya e che quando le precipitazioni superano un certo limite, quella chiusa deve necessariamente rilasciare dell'acqua".

CARRELLO FERROVIARIO PER PORTARE AIUTI - Intanto va avanti la macchina dei soccorsi. Rfi ha annunciato che già a partire da questa domenica effettuerà tramite un proprio carrello ferroviario il trasporto di beni di prima necessità nei Comuni di Airole e Olivetta San Michele, in val Roja, isolati a causa del crollo della statale 20 in territorio italiano, dopo frazione Trucco, a Ventimiglia e di alcune frane scese sul versante francese, che rendono inagibile anche la linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia. Gli abitanti che vogliono raggiungere la costa sono infatti costretti a percorrere quasi quaranta chilometri, passando per l'entroterra francese. L'iniziativa avviene in accordo con i vigili del fuoco. 


DANNI IN FRANCIA, PRIORITA' AIUTI IN VAL ROYA - Gli aiuti per le popolazioni colpite da piogge eccezionali che hanno causato inondazioni nell'entroterra nizzardo sono "importanti e prioritari" nella valle della Roya, al confine con l'Italia, ha dichiarato il prefetto delle Alpi Marittime Bernard Gonzalez. In questa valle alpina, molti comuni sono ancora oggi inaccessibili su strada, due giorni dopo che piogge torrenziali e inondazioni hanno colpito il sud-est della Francia e il nord Italia, lasciandosi dietro due morti sul versante italiano e almeno otto dispersi in Francia. Molte strade sono tagliate da frane o crolli. "I collegamenti rimangono molto difficili", ha detto Gonzalez, e alcuni villaggi sono tagliati fuori dal mondo, completamente irraggiungibili. "Per tutto il giorno il balletto dell'elicottero riprendera'", ha detto il prefetto, ma non ha nascosto la sua "preoccupazione per il tempo", che potrebbe rallentare le operazioni aeree.

Il bilancio del maltempo che ha colpito molti villaggi di montagna, dalla valle della Tinee, dietro Nizza, a La Roya via Vesubie, parla ancora di otto persone disperse.  Quasi 1.000 vigili del fuoco sono ancora mobilitati per lavorare al ripristino delle vie di comunicazione e alla ricerca dei dispersi. Continua la consegna di cibo e medicine, anche con i rinforzi dell'esercito. La prefettura ha annunciato l'invio a ciascuno dei comuni isolati di un soldato, di un vigile del fuoco e di un funzionario della prefettura per assistere i sindaci.