cronaca

In centro un'ora di sosta costa 1,30 euro e 1,70 la seconda
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Sessantacinque giorni dopo i parcheggi di Genova delle Blu Aree e delle Isole Azzurre torneranno a pagamento. L'emergenza coronavirus aveva portato il Comune a scegliere la strada della gratuità per agevolare gli spostamenti di chi in lockdown doveva comunque muoversi per la città per raggiungere il proprio posto di lavoro o fare le altre attività previste dai decreti governativi. Misura, quella dei parcheggi gratis, che aveva anche il fine di liberare il più possibile i mezzi di trasporto pubblico cittadini notevolmente ridotti nel servizio, a causa dell'emergenza.

Ora che l'Italia, Liguria e Genova compresa, sono entrate nella Fase 2 e guardano al 18 maggio come la nuova tappa su cui premere sull'acceleratore per far ripartire l'economia con la tempesta sanitaria che sembra passata, anche i parcheggi possono tornare a pagamento. Si tratta di quelli gestiti da Genova Parcheggi che dunque da lunedì 18 maggio rientreranno in pieno servizio con i cittadini che torneranno a pagare l'orario di posteggio. Già il 6 aprile scorso sono tornati a pagamento i posteggi gestiti da Apcoa di piazza della Vittoria. Ora è il turno del resto della città.

Per favorire e venire incontro ai cittadini
che vivono una fase difficile dal punto di vista economico a causa delle conseguenze prodotte dalle chiusure necessarie a contenere la diffusione del coronavirus servirebbero tariffe più basse rispetto alla fase precedente all'emergenza. In centro infatti un'ora di sosta costa 1,30 euro, 1,70 la seconda. Ora bisogna pensare che per compiere le commissioni o qualsiasi altra operazione i tempi si dilateranno per forza di cose a causa del distanziamento fisico imposto e dalle entrate nei negozi contingentate proprio per evitare situazioni di sovraffollamento.   

"In questo momento il problema non è il sovraffollamento delle strade ma nei mezzi pubblici dove è necessario il mantenimento del distanziamento sociale a causa del Covid  Ora non possiamo dire alla gente di andare a lavorare e non prendere la macchina, perchè la conseguenza sarà avere invece il problema che la gente non potrà salire sugli autobus a causa delle limitazioni imposte. Bisogna dare alle persone la possibilità di muoversi. La parte dei parcheggi in città è gestita da una sociatà privata che vuole riapplicare le sue tariffe, noi invece dobbiamo dire al Comune di Genova che deve trovare una soluzione, nessuna polemica ma lanciamo un suggerimento" spiega l'editore di Primocanale Maurizio Rossi.

L'assessore alla Sicurezza Stefano Garassino ospite negli studi di Primocanale spiega che porterà il ragionamento in giunta comunale giovedì prossimo: "E' una situazione certamente complessa. Genova parcheggi essendo una città privata anche se partecipata dopo due mesi di incassi zero ha bisogno di ossigeno per evitare un enorme buco di bilancio. Lo Stato non può intervenire su di loro per coprire eventuali deficit".

La gratuità era avvenuta lo scorso 13 marzo
. Da questo lunedì il servizio Amt di trasporto pubblico ha incrementato ulteriormente le sue corse. Intanto Genova si prepara alla nuova mobilità che dovrà partire dal 18 maggio. Da una parte la ripresa del servizio dei bus, seppur con accessi limitati e una frequenza ancora non paragonabile a quella ante emergenza Covid con una riduzione del servizio di circa il 15%, e poi c'è il piano mobilità alternativa promosso dal Comune.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha spiegato che tra venerdì e domenica verranno fatte le strisce per terra che delimiteranno e separeranno il traffico privato da quello destinato a bici, e scooter e moto elettriche. L'obiettivo è duplice: da una parte dare la possibilità ai cittadini di muoversi liberamente con mezzi privati, possibilmente ecologici e quindi non inquinanti e dall'altra dividere il più possibile il traffico e i mezzi di spostamento evitando di conseguenza di di congestionare strade e soprattutto i bus, elemento di pericolo contagio in quanto luogo potenzialmente affollato e chiuso.

I tracciati dedicati dovrebbero muoversi su quattro assi: Levante e Ponente della città ma anche Val Bisagno e Val Polcevera. "Bisogna tener conto che serve avere un asse viario largo con almeno due o tre corsie" affermava pochi giorni fa l'assessore alla Mobilità Matteo Campora. In tutto potrebbe essere creata una rete di 130 km. Durante la settimana il piano verrà messo a punto nel dettaglio con l'individuazione delle strade e dei percorsi stabiliti. Il Comune per favorire il trasporto privato sostenibile ha messo in campo degli incentivi per acquistare biciclette normali ma anche bici e moto elettriche con una quota fissa e una parte legata all'utilizzo del mezzo. Da due anni il Comune ha previsto degli incentivi per l'acquisto di questa tipologia di mezzi. Misura che punta a replicare anche quest'anno con un massimo di 500 euro. Il bando dovrebbe essere pronto per il mese di maggio.