
I due taser che hanno colpito Elton Bani, l'operaio di 41 anni morto a Manesseno il 17 agosto, hanno funzionato correttamente. E' quanto emerso dalla consulenza eseguita oggi in tribunale. Un tecnico dell'azienda che produce gli storditori elettrici ha testato le due armi con delle cartucce inattive e ha appurato che sia gli elettrodi che i grilletti funzionano regolarmente: lasciano partire la scarica che si esaurisce automaticamente dopo cinque secondi. Nelle scorse settimane era stata estratta la memoria di massa delle due pistole elettriche per esaminare i dati sull'energia erogata. Alle operazioni di oggi hanno assistito i legali dei due carabinieri indagati per omicidio colposo e dei familiari della vittima. Dall'esame di oggi quindi si va verso la conferma del corretto funzionamento dei due taser. Dai primi risultati dell'autopsia era emerso che Bani non aveva problemi cardiaci, uno dei fattori di rischio per chi viene colpito dai dardi elettrici, ma nel sangue sono state invece trovate tracce di cocaina, altro elemento che potrebbe aver cagionato la morte dell'uomo colpito dalle scariche. La consulenza medico legale dovrebbe essere depositata a metà ottobre.
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