Cittadini esasperati, una sparatoria con feriti ma anche incendi e violenza quotidiana. Sono queste le motivazioni che hanno spinto l'amministrazione della città di Ventimiglia a sgomberare l'accampamento abusivo di migranti di via Tenda, sul greto del Roya.
Il blitz all'interno della tendopoli
Il blitz all'interno della tendopoli è iniziato questa mattina all'alba: polizia, carabinieri, polizia locale e nucleo cinofilo hanno fatto irruzione tra le baracche, che si estendono per alcune centinaia di metri, dal vecchio passaggio a livello di via Tenda, fino all'attuale caserma dei vigili del fuoco. Sono trentacinque i migranti portati in caserma dalla polizia per verificare la loro posizione giuridica in Italia. Le ruspe sono entrate in azione all'alba per rimuovere la tendopoli, con l'impegno da parte del sindaco di "impedire l'allestimento di un nuovo campo".
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Tra i giacigli di fortuna si cerca la pistola della sparatoria di lunedì
Oltre a smontare tutto, si cerca la pistola al centro dell'episodio avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando due tunisini tra cui uno di 18 anni, sono rimasti feriti durante una sparatoria. Il ragazzo continua a essere grave a causa di un proiettile che lo ha colpito nella coscia destra. A partire dalle 8, anche alla presenza dei vigili del fuoco, tutti i giacigli di fortuna sono stati rimossi.
"Ruspe sempre accese, coordinamento per presidio H24"
"Le ruspe da noi sono sempre accese" spiega a Primocanale il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro. "Lo devo ai residenti delle Gianchette, lo devo a tutti i Ventimigliesi, quindi noi continuiamo con la politica degli sgomberi. È chiaro che bisogna anche impegnarsi, questo dipende non solo dal comune di Ventimiglia, dall'amministrazione, ma da un coordinamento con Prefettura, Questura e Forza dell'Ordine con cui abbiamo lavorato per mantenere un presidio H24 che questa volta consenta di non ricreare più accampamenti e bivacchi abusivi".
"Non intendo spendere soldi pubblici per creare un salotto - continua il primo cittadino -, quindi non andiamo a pulire un'area per rifarli mettere il giorno dopo. Questo è un accampamento abusivo, quindi anzitutto devo dare una risposta concreta ai cittadini che abitano qui di fronte e che non possono sentirsi sereni se di giorno o di notte vivono vicino a situazioni pericolose, di reato o quant'altro, e poi anche agli stessi migranti, perché questa è una zona esondabile quindi a rischio vita".
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