Nuovo terremoto giudiziario, legato alla politica, a Genova. La Procura della Repubblica ha indagato per rivelazione d’atti d’ufficio il capo della polizia locale Giurato e l’ex assessore alla Sicurezza Gambino. Entrambi avrebbero fornito a La Verità il verbale dell’incidente che ha vista coinvolta la sindaca di Genova oltre un anno fa. Per questo e per gli altri filoni di indagine, come quello che vede quindici agenti della locale sotto inchiesta, la sindaca ha ritenuto necessario "far sentire presenza alla città con una conferenza stampa".
I procedimenti a carico di Gambino e Giurato
Il primo procedimento riguarda i reati di falsità ideologica in verbali e atti destinati all'autorità giudiziaria e di lesioni aggravate che si ritengono commessi in occasione dell’accompagnamento negli uffici della polizia locale di persone controllate o arrestate, nonché di peculato di somme di denaro di un modesto quantitativo di droga leggera che allo stato si ritengono essere stati sottratti in occasione di perquisizioni e controlli, contestati ad alcuni operatori della polizia locale di Genova appartenenti al Reparto sicurezza urbana. Il secondo procedimento è relativo invece a episodi di presunte corruzioni nelle svolgimento delle proprie funzioni da parte di Gambino in favore di quattro imprenditori, con riferimento alla trattazione di pratiche amministrative inerenti i settori dei pubblici spettacoli, della viabilità, del trasporto pubblico nonché nell’affidamento di contratti pubblici relativi all’assistenza residenziale e accoglienza di persone appartenenti a categorie socialmente vulnerabili, in particolare migranti, e tra questi i minori stranieri non accompagnati, in cambio o con la promessa di denaro, utilità varie, nonché di un sostegno elettorale.
"Al fianco della polizia locale, solidarietà per chi rispetta le regole e lavora a sostegno di Genova"
"Genova è stufa di finire sulle pagine di cronaca dei giornali per questi motivi, sono qua con l'assessore Viscogliosi e il vicesindaco Terrile per difendere l'operato della polizia locale, siamo al loro fianco e al lavoro per riorganizzare al meglio tutto" ha detto la neosindaca.
"Voglio che sia chiaro il nostro sostegno alla polizia locale perché la maggioranza opera nel rispetto delle regole e lavora a sostegno della città. Voglio anche sottolineare la massima fiducia nella procura e nel suo operato. Pretendiamo che venga fatta chiarezza, lo dobbiamo alla città e alla parte di polizia locale estranea a queste dinamiche. Il comandante della polizia locale al momento non ha il cellulare e quindi non abbiamo comunicato con lui. Il vicecomandante si è subito messo al lavoro".
"Vanno ridefinite le competenze, dobbiamo segnare un cambio di passo con un approccio diverso da quello repressivo alla sicurezza che, come possiamo vedere, non funziona. Non c'è una visione complessiva e noi vogliamo creare un sistema vero e proprio". "Proponiamo la riorganizzazione degli uffici nell’ottica di prossimità e vicinanza alla cittadinanza" ha spiegato l'assessora alla sicurezza Arianna Viscogliosi.
'Dossieraggio', il vicesindaco Terrile: "Un fatto gravissimo"
Parlando invece dell'indagine che vedrebbe un 'dossieraggio' contro Silvis Salis il vicesindaco Terrile è chiaro: "I fatti sono di una gravità tale anche sul piano politico. Che le forze di polizia locale utilizzino informazioni per fare propaganda politica è un fatto molto grave, perché fanno intendere che la libertà di tutti i cittadini possa essere intaccata da chi ha informazioni. È un fatto grave e mi aspetto che la politica anche di minoranza prenda posizione e si dissoci".
Arriva poi il duro attacco della sindaca Silvia Salis all’opposizione, che non si è espressa su quanto è emerso oggi dalla Procura. “Campagna architettata per danneggiare un candidato, fatta utilizzando potere politico su un dirigente. Obbligare dei sottoposti a fare qualcosa, far valere il potere per avere qualcosa in cambio è in commentabile. Nessuno dell’opposizione ha detto qualcosa - continua Salis -. Questo è molto strano, hanno fatto dichiarazioni su tutto, ma su questo no. Questo la dice lunga sul perché hanno agito, io prenderei le distanze da un’azione personale se è personale. È un dato allarmante. Io sono garantista ma se verificati sono fatti molto gravi da cui mi aspetto una presa di posizione anche mediatica da parte del partito di Gambino, Fratelli d’Italia".
Salis: "Mi spiace per Genova, faremo in modo che si parli di Genova per altri motivi"
“Io chiedo a tutti di denunciare tempestivamente se in futuro dovesse accadere qualcosa di quello che stiamo vivendo. Questo è un Comune che non accetta prepotenza, chi va oltre la legge deve essere punito subito. Chiunque faccia una cosa del genere verrà cacciato da questa giunta. Nessuno dovrà trovarsi in questa posizione in futuro. La responsabilità, se verificata, va denunciata. Mi spiace per Genova, faremo in modo che questo non succeda più e che si torni a parlare di Genova per altri motivi”.
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