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Cronaca

Il valore degli stupefacenti supera il milione di euro. Fondamentale il contributo dell'unità cinofila
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GENOVA - È stato un duro colpo per la malavita genovese quello inferto dalla Polizia di Stato, che ha arrestato tre spacciatori molto noti nel capoluogo in due distinte operazioni.

La prima ha portato al fermo di un cittadino nordafricano, pusher con una clientela selezionata che vestiva sempre alla moda e si spostava su una Bmw bianca. L'uomo riforniva i clienti ma anche altri spacciatori, in particolare del centro storico. Gli agenti del Commissariato di Prè lo hanno pedinato e scoperto in un'auto intestata ad un'altra persona con quattro chili di hashish. Dalle indagini è emerso che lo spacciatore era proprietario di diverse attività commerciali, utilizzate anche come nascondigli per la droga. In un negozio di Borgoratti è stato infatti trovato uno zaino contenente due panetti di cocaina del peso di due chili e mezzo, un chilo di eroina e 500 grammi di hashish. Gli sono stati sequestrati anche dodicimila euro, ritenuti frutto dell'attività illecita. L'uomo è stato ora condotto presso la Casa Circondariale di Genova Marassi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

La seconda operazione ha portato all'arresto di un cittadino gabonese di trent'anni e un senegalese di trentacinque, avvenuti anche per merito delle unità cinofile Nagut e Leone. I due avevano realizzato una vera e propria centrale di stoccaggio nel seminterrato di un palazzo di Carignano. Gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento e grazie al fiuto dei cani hanno scoperto che dietro una mattonella del battiscopa in cucina erano stati nascosti nove chili di eroina purissima e un chilo di cocaina, già confezionati e pronti per essere messi sul mercato. Nel corso dell'operazione sono stati poi trovati un bilancino e un'apparecchiatura per sottovuoto, che servivano per preparare le dosi da smistare ai piccoli pusher della zona.

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