Già lo pseudonimo utilizzato per firmare il pezzo era tutto un programma: Ironicus. Il contenuto completava l’opera: allerta senza pioggia, colpa di Piciocchi che ci ha lasciati senz’acqua. Per chi non lo sapesse, Piciocchi era il vicesindaco vicario di Genova, poi sconfitto alle elezioni, fin dal primo turno, dall’alfiera del centrosinistra Silvia Salis. Insomma, un articoletto per satireggiare sull’allerta arancione finito bene (io sto con l’Arpal: non una previsione errata, bensì uno scampato pericolo, della serie meglio un’allerta inutile, che un tragedia senza allerta) e farsi due risate.
Allerta senza pioggia. "Colpa di Piciocchi, ci ha lasciati senza acqua" - Leggi qui
Incredibilmente, invece, a Tursi c’è chi ha preso la cosa sul serio. E lo zelante ufficio stampa ha persino risposto, sottolineando che nessun amministratore ha lontanamente pensato che Piciocchi c’entrasse qualcosa. E ci voleva una replica a Ironicus perché fosse chiaro?
L'ufficio stampa del Comune replica a "Ironicus" sul commento sarcastico - Clicca qui
Quando ho visto la risposta ho pensato: o sono impazziti o hanno la coda di paglia! Escluso che qualcuno fosse uscito di senno, restava l’ipotesi alternativa. Ora, lo so che Ironicus nella sua presa in giro sottintendeva che forse si sta un po’ esagerando nel riversare le responsabilità di molte questioni sull’ex vicesindaco. Ma da qui al resto…
Difatti mi è venuto da ridere, riandando ai più realisti del re – più corretto sarebbe dire della regina - in servizio permanente effettivo. E dunque mi sono detto: ecco, una risata li seppellirà! Del resto, Ironicus potrebbe avere qualcosa da (ri)dire per esempio sul familismo (amorale) in politica.
Giustamente si critica quello della premier Giorgia Meloni, che ha piazzato la sorella a capo del suo partito, Fratelli d’Italia, e il cognato in uno dei ministeri chiave del governo. Più i posti e relative prebende assegnati ai fedelissimi, parenti o amici che siano.
Tuttavia non è stata la sola, anche se si tende ad ometterlo. Invece, la segretaria del Pd, Elly Schlein, la donna che avrebbe dovuto ripulire il partito dai cacicchi e dai loro accoliti, ha accettato di accordarsi con Vincenzo De Luca. E quindi: avanti nella candidatura alle prossime regionali in Campania dell’ex presidente della Camera Roberto Fico, però a patto che il figlio del governatore non ricandidato, il parlamentare Piero De Luca, diventi segretario regionale del Pd. Attraverso un congresso che si svolga prima delle elezioni: perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio! Chissà che cosa ne pensa l’ufficio stampa della sindaca di Genova…
Ecco, di questo e di molto altro ancora, a destra come a sinistra, potrebbe parlare Ironicus. Poi mi è sovvenuto quando Mario Sconcerti, un maestro del giornalismo, mi volle alla guida della redazione di Imperia del Secolo XIX. Fu prodigo di consigli e in particolare mi disse quattro cose.
Primo: per quanto ne possa parlare e discutere con altri, un capo sarà sempre da solo di fronte alle proprie scelte, alle proprie decisioni. Secondo: non dirmi mai, sennò mi arrabbio (in realtà usò un termine meno elegante), che c’è un problema. Dimmi: c’è un problema e vedo questa soluzione. Terzo: per quanto seria e grave possa essere la situazione, sappici ridere sopra, tanto più se la cosa ti riguarda. Se non ci ridi tu lo faranno gli altri e sarà peggio, molto peggio. Quarto: non dire mai è colpa di tizio o è colpa di caio, perché non si vedranno le responsabilità altrui, bensì la tua debolezza.
Ecco, rammento nitidamente questi ammonimenti. Però non ricordo affatto che il compianto Mario Sconcerti abbia aggiunto che quei consigli valevano solo per il mondo, sebbene complicatissimo, del giornalismo. E infatti non lo disse, perché quegli avvisi ai naviganti riguardano la vita di tutti i giorni. Appunto.
Post scriptum. Aiutino: Ironicus non sono io.
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