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di Mario Paternostro

La vedete questa fotografia? Non è un sentiero di montagna o una salita in uno dei boschi alle nostre spalle. No. E’ Salita della Misericordia, nomen omen, stradina cruciale che collega via San Vincenzo all’Acquasola. Nel centro del centro del centro di Genova. Utilissima finché era percorribile. Finché era percorribile, appunto.
Ma è impraticabile da venticinque anni!

Eccovi un po’ di storia.

Scriveva Aldo Padovano nel 2017: “Da qualche giorno, al posto dell'isolato che si trovava all'incrocio di salita della Tosse con quella della Misericordia che da oltre settant'anni costituiva un pittoresco e silenzioso scorcio nel cuore della città - fa bella mostra di sé un discreto ammasso di macerie. Sono i frutti amari della recentissima demolizione dell'ultimo residuo delle antiche case che, prima della guerra, si spingevano per alcune decine di metri lungo la salita della Misericordia quasi fin sotto alle mura dell'Acquasola. Era l'ultima propaggine del centro storico orientale, parzialmente bombardato nel corso del secondo conflitto mondiale. Ormai non rimanevano che alcuni edifici a un piano (in uno dei quali si trovava una lavanderia) e un muro di cinta di pietra delimitante una folta macchia verde che si era fieramente impadronita di quello spazio per decenni lasciato al più completo degrado, in ormai perenne attesa di una definitiva “riqualificazione” (secondo il vocabolario “burocratese”). Infatti da non pochi anni era stato addirittura chiuso l'accesso alla salita della Misericordia che, al suo culmine, si ricongiunge con via Carcassi.”
L’odissea della Misericordia continua. Il 22 novembre del 2019, quando un muraglione di contenimento crolla in una notte di bufera. La frana, estesa per circa dieci metri, riguarda un’area dove è aperto un cantiere per la costruzione di un edificio. Raccontano i giornali che parte del muraglione finisce addirittura su un pilone della nuova costruzione.

Così da quel giorno la centralissima creuza diventa una vera indecenza nel cuore storico della città. Chiusa al transito e alla vista.
Poi c’è qualche sistemazione che fa ben sperare in un definitivo intervento con conseguente immediata apertura.

Macché. Se ne parla in consiglio comunale il 16 aprile di quest’anno. Ecco uno stralcio della seduta. “Intanto, contestualmente alla realizzazione di un’asfaltatura temporanea di protezione della mattonata della Salita, la Direzione comunale Manutenzioni ha sistemato alcuni manufatti e attuato la messa in sicurezza della scarpata, in particolare sul verde. Attualmente, è in fase di progettazione un muro di paramento funzionale a garantire la sicurezza nell’esecuzione dei lavori , al termine dei quali avverrà, entro la fine del 2024, la riapertura di Salita della Misericordia”. È quanto riferito dall’assessore comunale alle Manutenzioni, Mauro Avvenente alla consigliera della lista Rosso Verde, Francesca Ghio che chiedeva: “Appreso che Salita della Misericordia è stata chiusa a causa di un muro pericolante che, ad oggi, non è stato ancora riparato a causa, sembrerebbe, di un contenzioso relativo alla proprietà tra privati e Civica Amministrazione e rilevando che, la salita in oggetto è stata ‘temporaneamente’ asfaltata per consentire il passaggio di mezzi dedicati all’attività edile che si svolge alla fine della salita, si chiede in quali tempi la Civica Amministrazione prevede che la salita in oggetto possa tornare a servire il passaggio pubblico”. “
La fotografia che ho scattato venerdì è questa. Un campo non coltivato tra la “creuza” della Tosse e via Carcassi. “Ricorda Gian Bino Quinto che qui vicino, in un vecchio oratorio non più esistente si venerava una statua della Madonna alla quale si raccomandavano i bambini “co a tossa azeninn-a” e dove l’indimenticabile Tonino Conte aprì il suo rivoluzionario teatrino insieme a Lele Luzzati".

Qualche anno fa segnalavo l’indecenza così. “Parallela alla salita della Tosse ce ne è un’altra. Era splendida, comoda, univa via Carcassi cioè Corvetto direttamente a via San Vincenzo, costeggiando i campi dello storico Tennis Club, fondato insieme al Genoa. Dopo undici anni salita della Misericordia tornò percorribile nel marzo del 2010: lo annunciò a Primocanale l'assessore Mario Margini. La strada in pieno centro cittadino, era chiusa dal 1999 a causa delle condizioni di dissesto. Frane, smottamenti. “La riapertura riguarderà il primo tratto – scrivevamo - quello che da via San Vincenzo conduce ai campi da tennis di via Orti Sauli, e in un secondo momento coinvolgerà anche la parte superiore.” Che cosa ne sarà se ne sarà qualcosa? E’ possibile dimenticare una “creuza” così strategica e importante in pieno centro della città? Evidentemente ci sono dei problemi che noi non conosciamo.

La misericordia è un sentimento generato dalla compassione per la miseria altrui (morale o spirituale). Spiega il dizionario che tale termine deriva dal latino misericors (genitivo misericordis) e da misereor  (ho pietà) e cor-cordis (cuore). Miserere uguale: abbi misericordia. È una virtù morale tenuta in grande considerazione dall' etica cristiana e si concretizza in opere di pietà o, appunto, di misericordia.

Appunto. Ridateci la creuza, magari anche prima della funivia che porterà gli sciatori sulle piste del forte Sperone….