
Un'eterna incompiuta che da anni aspetta di essere terminata. Della sua utilità se ne parlava già da decenni, i lavori sono poi iniziati nel 2013. L'opera in questione è l'Aurelia Bis a Savona, una strada chiamata a bypassare di fatto il centro città di Savona per chi deve andare verso Albisola e viceversa. Ma il cantiere è praticamente fermo ormai da tempo. L'azienda esecutrice, la ICI Italiana Costruzioni, ha mostrato una lunga serie di problemi. E allora ecco la decisione di avviare gli strumenti per procedere con la sostituzione dell'azienda. Niente nuova gara, il lavoro passerà a chi era arrivato secondo al precedente bando datato 2022 per un valore di 92,2 milioni di euro. Ora l'obiettivo è far ripartire il cantiere all'inizio del 2026 per terminare entro la metà del 2027.
L'opera attesa dal territorio
Nella sede Anas di Genova si è svolto un incontro sul tema "Ora non si può più perdere nemmeno un giorno di lavoro - spiega Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture -, è evidente che deve essere un cantiere che lavora 24ore su 24ore tutti i giorni della settimana perchè dobbiamo recuprare per quanto possibile il tempo perduto". Un'opera strategica per la viabilità attesa da tutto il territorio. E' una opera lungamente attesa per la viabilità ma anche perchè ho due quartieri completamente sventrati dai lavori: si tratta di Valloria e Rusca" spiega il sindaco di Savona Marco Russo. “È stata una riunione molto positiva, - ha dichiarato l’amministratore delegato di Anas Claudio Andrea Gemme. - Assieme al Governo, alla Regione e ai sindaci, siamo al lavoro per sbloccare i cantieri, ora fermi, monitorare le tempistiche per la realizzazione delle Opere e individuare misure per mitigare i disagi per il territorio”.
L'iter da seguire
Si deve però attendere ancora alcuni passaggi burocratici: i problemi registrati dalla ICI Italiana Costruzioni hanno portato infatti all'avvio anche di una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma. Il prossimo 24 ottobre è attesa la decisione dalla Capitale. Poi potrà essere avviata la procedura, da parte di Anas e del Commissario straordinario, per procedere con gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze con il versamento degli stipendi a favore degli operai.
Il Giudice potrà decidere di rigettare la proposta dell’impresa, consentendo così ad Anas di finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate) a partire dai primi mesi del 2026, oppure accogliere l’istanza e dunque consentire ad ICI di proseguire nella esecuzione dei contratti di appalto. In tal caso Anas potrà proporre reclamo secondo le procedure di diritto civile.
IL COMMENTO
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