Nel piano industriale di Baykar è previsto che i droni vengano costruiti negli stabilimenti liguri di Villanova d’Albenga e Genova. La Fim Cisl Liguria con il segretario Christian Venzano ribadisce quanto scritto nero su bianco nel piano presentato dai turchi. Nelle scorse ore c'è stato un incontro istituzionale tra Italia e Turchia a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L'occasione ha permesso di siglare diversi accordo a livello nazionale tra i quali rientrano anche quelli che vedono coinvolte aziende presenti sul territorio ligure come Leonardo e la stessa Piaggio Aerospace.
I nuovi accordi tra i due Paesi potrebbero rivedere aspetti legati alla produzione di droni. "Adesso si parla di una nuova sede diversa dagli stabilimenti liguri di Piaggio AeroSpace rispetto alla produzione del drone Akinci mentre tutto era già definito nel piano industriale presentato in sede governativa dall'Ad di Baykar e che ha portato alla firma degli accordi successivi per l’acquisizione di Piaggio - spiega Venzano -. Riteniamo pertanto importante lo sviluppo della collaborazione tra i due Paesi e quello con Leonardo ma i termini delle attività da sviluppare sul nostro territorio sono chiare, Piaggio Aerospace è una realtà storica e strategica per il Paese che vede in tale acquisizione il suo rilancio atteso da troppi anni” spiega il segretario generale della Fim Cisl Liguria.
Il piano dei turchi: 40 milioni di investimenti in due anni
A inizio anno il gruppo turco ha definito l'accordo preliminare e ottenuto il via libera dal Governo per rilevare l'azienda che in Liguria ha stabilimenti a Villanova d'Albenga (Savona) e Genova Sestri Ponente dove sono impiegati circa 800 lavoratori. Il gruppo ha presentato un primo piano industriale che prevede l’immissione di 40 milioni per i primi due anni (20 milioni nel 2025 e altri 20 per il 2026).
Nuovi P180 e polo speciale di produzione di droni
Tra gli obiettivi principali dichiarati dai turchi c'è quello di investire per rilanciare la produzione di P180 e il settore motoristico e per portare in Italia anche attività sui Droni. Tra i temi al centro delle discussioni quella sui volumi produttivi e sulle garanzie occupazionali, compresi i 56 addetti che l'azienda vorrebbe avviare verso la pensione. Il gruppo punta a mantenere inalterata la forza di lavoro esistente e l’implementazione con nuove assunzioni nel 2027, e di rilievo le interlocuzioni in corso tra Leonardo e Baykar per lo sviluppo in sinergia di prodotti e tecnologie. Non solo droni però, ci sarebbe anche un progetto a cinque anni per due nuovi versioni del P180 per il mercato civile (vip) e una versione per missioni speciali, e investimenti sul settore motoristico, per poter accogliere la produzione di parti e la manutenzione di nuovi motori per accogliere nuovo lavoro nel futuro. La prima fase però sarà dedicata alla stabilizzazione finanziaria dell'azienda.
La vertenza iniziata nel 2018
La vertenza del gruppo era iniziata nel dicembre 2018, quando Piaggio Aerospace - realtà italiana attiva nella progettazione, costruzione e supporto di velivoli e motori aeronautici per operatori privati, governativi e militari - era stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Poi una lunga discussione passata attraverso diversi governi. Quindi la presentazione delle manifestazioni d'interesse con quella dei turchi risultata più incisiva rispetto alle altre, circa dieci quelle arrivate.
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