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GENOVA - Un grido di aiuto forte e deciso. I numeri della povertà aumentano e sono sempre di più le persone che si rivolgo a enti e associazioni che si occupano di supportare chi ha bisogno. In questo periodo storico caratterizzato dall'inflazione che sta mettendo in ginocchio coloro che già prima del rincaro dei prezzi avevano difficoltà economiche.

Andrea Chiappori, responsabile della comunità di Sant'Egidio della Liguria, ha spiegato a Primocanale la gravità del problema e come la comunità da lui gestita si impegna da anni ad aiutare le persone colpite da questa ondata di disagi economici dovuti dall'aumento dei prezzi, dalla precarietà nel campo del lavoro ma anche dall'aumento degli affitti.

"In questi ultimi 3 mesi abbiamo registrato un aumento di 850 iscritti alla mensa e alla richiesta di generi alimentari. Si tratta di un aumento significativo quasi triplicato rispetto ai periodi precedenti e soprattutto la cosa che colpisce di più è che in tutti i centri cresce il numero di italiani che si rivolgono alla richiesta di aiuto, in particolare alla mensa" spiega ancora Chiappori.

"La prima nazionalità a chiedere aiuti è quella italiana seguita da quella marocchina e poi da quella ucraina. Abbiamo 9 centri di distribuzione di alimenti in tutta la città: in centro a Sampierdarena in cui la prima nazionalità a cui prestiamo soccorso è quella ucraina e in tutti gli altri centri (in zona periferica ndr) in cui la prima nazionalità che si rivolge a chiedere aiuto è quella italiana. Abbiamo anche registrato richiesta specifica per aiuto ai bambini sia per quanto riguarda il materiale scolastico ma anche alimentare o di abbigliamento e via dicendo che proviene da tutti quanti tantoché che abbiamo dovuto allestire un centro specifico esclusivamente rivolto all'aiuto ai bambini che si trova nel quartiere del Carmine in salita Durazzo e che ha un'attività straordinaria che da sollievo a tantissime persone" continua il responsabile della comunità di Sant'Egidio della Liguria.

Una situazione che coinvolge un po' tutti. Prima i lockdown per limitare la diffusione del covid, poi la guerra in Ucraina e le conseguenze economiche. Un aumento netto delle persone in difficoltà. Anche le istituzioni si sono mosse per venire incontro a chi ha bisogno: "Ci sono importanti sostegni da parte della Regione  - spiega ancora Chiappori - perché la causa della povertà è anche dovuta al fatto che una persona che ha bisogno di cure spesso diventa una causa di maggiore povertà e in questo periodo sono stati emanati dei provvedimenti dalla regione che aiutano sia dal punto di vista economico ma anche di interventi a domicilio che possono alleviare il peso del lavoro che queste famiglie fanno per accudire le persone malate ma anche di interventi specialistici che possono aiutare direttamente le persone che hanno qualche difficoltà".

E ancora aggiunge il responsabile della comunità di Sant'Egidio della Liguria: "In questo periodo c'è bisogno di aiuto perché molti centri che lavorano durante tutto l'anno, nel periodo estivo si fermano. Abbiamo raddoppiato il numero di consegne di cibo a domicilio oppure di persone che vengono a ritirarlo e soprattutto che i pacchi alimentari hanno raddoppiato il loro valore quindi distribuiamo molte più cose abbiamo 70 persone in Albania una decina in Malawi e una ventina di persone per Cipro per aiutare persone con difficoltà forse maggiore." conclude Chiappori.