Quaranta bambini lasciati a piedi a Torriglia, mentre a Davagna i cittadini si organizzano in un servizio di "car sharing" tra sconosciuti per poter raggiungere il posto di lavoro a Genova. Sono solo alcuni esempi di quello che sta succedendo nei Comuni dell'entroterra di Genova, dove la crisi di Amt ha mandato in tilt il trasporto pubblico. In base ai contratti e al servizio erogato in alcuni paesi non si vedono più le corriere per la città, in altre i bambini di scuole elementari e medie rimangono a piedi.
A Torriglia quaranta bambini lasciati a piedi, il Comune sospende il servizio con Amt
"Abbiamo due problematiche enormi" spiega il sindaco di Torriglia, Maurizio Beltrami a Primocanale. "La prima è legata ai disservizi di Amt sul trasporto pubblico, che comporta corse che saltano o bus in ritardo. La seconda è il servizio scolastico per i bambini di elementari e medie, che ci viene fornito da Riccitelli". L'azienda, che è in subappalto ad Amt e si occupa di circa il 10% del trasporto pubblico extraurbano, non paga gli stipendi da mesi ai suoi autisti a causa del debito di Amt. Negli ultimi giorni gli autisti si sono ammalati contemporaneamente e i mezzi non sono usciti dalla rimessa.
"Nell'ultima settimana abbiamo avuto più di 40 bambini lasciati a terra - continua Beltrami -. Inaccettabile: così abbiamo sollecitato Amt, chiedendo di intervenire, anche perché noi garantiamo il servizio di otto comuni della val Trebbia. Al terzo giorno di disservizi siamo intervenuti direttamente sul contratto e abbiamo notificato ad Amt che avremmo sospeso il servizio con loro. Nel giro di poco abbiamo trovato un'azienda disposta a fornirci il servizio di cui abbiamo bisogno e, per ora, siamo organizzati così".
Il primo cittadino vuole fare chiarezza: "Io ho lavorato nel mondo del trasporto pubblico provinciale e continuo a sentire persone di una certa importanza del Comune di Genova parlare di tagliare il 10% del servizio extraurbano. Ecco, forse non ci capiamo: ad oggi Riccitelli si occupa del 10% delle corse dell'extraurbano, al momento ne saltano il 25% e i nostri Comuni sono già in ginocchio. Pensate se quel 10% venisse tagliato completamente".
A Davagna non passano più bus, i cittadini si organizzano con il 'fai da te'
A Davagna le conseguenze dello stop di Riccitelli sono ancora più devastanti, visto che l'azienda si occupa del trasporto extraurbano. "Tutto il nostro trasporto è affidato completamente all'azienda in subappalto" ha specificato il sindaco di Davagna, Maurizio Luoni. "Oggi ci troviamo a terra e per tamponare la situazione abbiamo organizzato delle corse negli orari di punta con il pullmino comunale. Chiaramente, non basta, e quindi abbiamo invitato i cittadini a organizzarsi con le auto private per poterle riempire con chi non ha la macchina per raggiungere Genova. Parliamo di lavoratori e ragazzi che devono raggiungere le scuole. Inoltre, abbiamo contattato un'azienda che speriamo ci possa aiutare in questo periodo".
"La situazione è seria e delicata l'Amministrazione consiglia a tutti i cittadini frazione per frazione l'organizzazione di gruppi WhatsApp o altro, dove chi e munito di mezzo proprio può collaborare socialmente all'aiuto di chi ha bisogno" si legge nel volantino condiviso sui social dal piccolo Comune. Le frazioni di Marsiglia, Paravagna, Capenardo, Calvari e Maggiolo, sono servite dal pulmino a chiamata e teoricamente dovrebbero avere meno problemi, così come Scoffera e Sottocolle che sono serviti da Amt. Rimangono centinaia di persone nel purgatorio delle corriere che non passano.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook