"Mentre il mondo tace, noi salpiamo". È lo slogan che appare sul sito della Global Sumud Flotilla, e Genova è salpata verso Gaza con l'obiettivo di forzare il blocco israeliano di aiuti umanitari. Le quattro imbarcazioni partite domenica 31 agosto da ponte Parodi, con una quinta dalla Spezia, sono state accompagnate, sostenute, spinte da una città intera, che non è stata in silenzio ma anzi ha deciso di essere protagonista di quella che si annuncia come la più grande missione di solidarietà della storia, con più persone e più imbarcazioni di tutti i tentativi precedenti messi insieme. Da quando Israele ha imposto il blocco a Gaza nel 2007, si sono svolte più di 37 missioni marittime. Questa è la più numerosa, con partecipanti provenienti da 44 paesi, è la quarta missione di quest'anno ed è la più ambiziosa.
Due genovesi a bordo
A Catania, il 4 settembre, saliranno a bordo anche due genovesi: Stefano Rebora presidente e fondatore di Music for Peace, ong che da oltre 30 anni porta aiuti alle popolazioni coinvolti in guerre e conflitti e Josè Nivoi portavoce del Calp, il collettivo autonomo dei lavoratori del porto di Genova. Ma è una città intera che li abbraccia a partire dalla sindaca Silvia Salis che sabato sera era per le strade della città con la fascia tricolore.
Primocanale cercherà di raccontare ogni giorno il viaggio attraverso la voce dei due genovesi a bordo.
Una mobilitazione che nel capoluogo ligure con si vedeva dal G8 del 2001 e che è stata anticipata da una raccolta cibo straordinaria, promossa dall'associazione Music for peace e dal Calp, e che in meno di una settimana a fronte di 40 tonnellate richieste ne ha raccolto 300. Sabato sera poi oltre 40 mila persone si sono ritrovate, unite, per le strade della città. E nel porto siciliano stanno arrivando anche le altre tonnellate di cibo raccolte che saranno poi caricate sulle barche a vela che si uniranno.
Prima tappa Catania
Le cinque imbarcazioni partite domenica hanno come prima tappa il porto di Catania dove sono attese mercoledì 3 settembre, lì si uniranno ad altre e poi si partirà verso Gaza con altre tappe in via di definizione con un appuntamento al centro del Mediterraneo per metà settembre. La missione è anche un appello alla comunità internazionale per un impegno concreto verso la pace e la giustizia. La partenza da Genova segna un momento di grande mobilitazione civile e umanitaria. La Flotilla Sumud vuole essere un simbolo di speranza per Gaza e per chi crede in un futuro senza conflitti.
Cinquantina di imbarcazioni e circa 500 persone
In tutto la spedizione dovrebbe contare su una cinquantina di piccole imbarcazioni a vela, che, essendo più agili e numerose, dovrebbero, secondo gli organizzatori, riuscire a forzare il blocco imposto da Israele. L'equipaggio, circa 500 persone, è formato da attivisti e politici noti come l'ambientalista Greta Thunberg, il brasiliano Thiago Avila e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau.
Spedizione da BArcellona bloccata dal maltempo
Per la "flotta civile coordinata e nonviolenta", composta principalmente da piccole imbarcazioni che salpano da porti di tutto il Mediterraneo verso Gaza, le prime difficoltà sono arrivate già nella notte. Da una parte il meteo che ha costretto la spedizione di una ventina di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla salpata ieri da Barcellona a rientrare all'alba di oggi nel porto catalano a causa del maltempo che si è abbattuto sul nordest della Spagna. La decisione di rientrare è stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui Greta Thunberg. E questo causerà probabilmente un ritardo.
Ministro israeliano: "Attivisti arrestati trattati come terroristi"
Dall'altro le dichiarazioni ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir che ha presentato al governo un piano volto a fermare la Global Sumud Flotilla in base al quale tutti gli attivisti arrestati saranno trattenuti in detenzione prolungata - a differenza della precedente prassi - nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per detenere i terroristi in condizioni rigorose tipicamente riservate ai prigionieri di sicurezza. In merito non si è fatta attendere la risposta di Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla: "Noi non ci fermiamo, andremo avanti. Non ci facciamo intimorire perché sappiamo di muoverci nella totale legalità. Mi auguro, nel caso in cui Israele metta in partica arresti con il carcere duro, che il nostro governo intervenga perché siamo cittadini italiani e navighiamo in acque internazionali - sottolinea - quindi Israele non ha alcun diritto di arrestarci e sequestrare le nostre navi".
La Salis scrive a Tajani: "Particolare preoccupazione"
Sempre in seguito all'avvertimento israeliano la sindaca di Genova, Silvia Salis, ha inviato questa mattina una lettera al ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, manifestando "particolare preoccupazione" per le ultime dichiarazioni del ministro della sicurezza nazionale del governo israeliano, Itamar Ben-Gvir, che preannuncia che i volontari della Global Sumud Flotilla, partiti anche da Genova per portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, saranno trattati in tutto e per tutto alla stregua di terroristi. La sindaca rivolge un "sentito appello" a Tajani per "monitorare con la massima attenzione la missione dei nostri concittadini, facendo sentire la vicinanza e l’appoggio delle istituzioni in una iniziativa di così alto valore". Nella lettera, Salis ricorda anche "di aver garantito il pieno appoggio del Comune di Genova all’iniziativa a "riconferma della forte vocazione solidaristica della mia città e di tutta la comunità genovese".
Che cos'è la Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla è una missione internazionale di solidarietà e pace diretta a Gaza, con l’obiettivo di rompere l’assedio che da anni isola la popolazione. La flottiglia porta aiuti umanitari essenziali, come cibo e medicine, per alleviare la grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Oltre al supporto materiale, vuole dare visibilità internazionale alla situazione di ingiustizia e sofferenza, chiedendo il rispetto dei diritti umani fondamentali. "Sumud", che significa 'resilienza' in arabo, rappresenta la resistenza pacifica contro l’isolamento e le restrizioni imposte. L’iniziativa si fonda su valori di non violenza, solidarietà globale e impegno civile.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook