Non ci sono prove sufficienti, secondo il tribunale del Riesame di Genova, per arrestare, con l'accusa di omicidio volontario premeditato a scopo di rapina, Renato Cusino di Imperia. L'uomo è indagato dalla procura di Imperia per la scomparsa di Floriano Migliorero avvenuta nel settembre del 1999. L'accusa sostiene che l'uomo sarebbe stato ucciso da Cusino ma, non essendo mai stato trovato il cadavere, i magistrati hanno respinto il ricorso presentato dal pm Maria Antonia Di Lazzaro. Il sostituto procuratore imperiese aveva chiesto al gip l'arresto di Cusino ma l'istanza è stata respinta. Da qui, il ricorso al Riesame. Per l'accusa, Migliorero era stato ucciso per impossessarsi di 10 lingotti d'oro, probabilmente proventi di una rapina in banca avvenuta nel 1988. Il giorno della scomparsa, Migliorero si doveva vedere proprio con Cusino. Non vedendolo più tornare la moglie aveva dato l'allarme. A parlare dei lingotti era stato un pregiudicato, ma la sue dichiarazioni per i giudici non sono attendibili, in quanto non hanno trovato riscontri.
Cronaca
Caso Migliorero, Cusino resta libero
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