Sono tornati in India i coniugi Bruno, per assistere alle ultime udienze del 2010 del processo al figlio Tomaso, accusato di aver ucciso con l'amica Elisabetta Boncompagni il compagno di viaggio Francesco Montis e per passare il Natale vicino al giovane rinchiuso in carcere ormai dallo scorso febbraio. La loro speranza è di poter ascoltare anche i test della difesa prima che arrivi il termine del processo imposto dalla corte suprema indiana, il 28 gennaio. Secondo la difesa, infatti, il giovane sarebbe deceduto per cause naturali, un'ipotesi condivisa anche dalla stessa famiglia della vittima che nei mesi scorsi inviò una lettera alla magistratura indiana. Secondo l'accusa, invece, Montis sarebbe stato strangolato per motivi passionali.
Cronaca
Delitto in India, genitori imputato a Varanasi
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