cronaca

Si ipotizza che le fiamme siano partite dal giaciglio dove il senzatetto dormiva. Il gestore: "Non ci arrenderemo e ripartiremo"
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Lo storico stabilimento balneare Capo Marina di corso Italia, ora denominato Batò Beach Club, è stato semidistrutto nella notte da un incendio probabilmente provocato da un clochard accampato con una tenda in un giaciglio ricavato in un canniccio a pochi metri dalla scala che conduce verso l'ingresso.

 
L'uomo, uno straniero dell'est Europa, è stato soccorso ai medici del 118 con ustioni estese al viso e alle mani ed è stato ricoverato in codice rosso al centro grandi ustionati dell'ospedale Villa Scassi.


L'allarme è scattato alle due di notte. Le fiamme hanno divorato la reception, il bar e il ristorante. Salve invece quasi tutte le cabine allungate sulla spiaggia.


Il gestore dello stabilimento, Salvatore Calascibetta, un imprenditore nel settore dell'impiantistica navale subentrato insieme al figlio alla storica proprietaria dei Capo Marina Fausta Bonelli, svegliato in piena notte dalla polizia, si è recato sul posto e mentre rientrava nella sua abitazione di Rivarolo ha ammesso avvilito a Primocanale: "Lo stabilimento non c'è più, è tutto distrutto dalle fiamme". Unica sua consolazione: lo stabilimento è assicurato contro gli incendi.


Per spegnere le fiamme sono intervenute quattro squadre di pompieri che hanno operato sino alle sette del mattino, sempre con indosso le mascherine perchè le fiamme avrebbero lambito alcune tettoie di eternit e c'era la possibilità che nell'aria ci fossero pulviscoli di amianto. Allarme poi rientrato, come accertato dagli stessi vigili del fuoco.

Sul posto anche la polizia locale che per agevolare l'intervento dei pompieri ha chiuso in entrambi i sensi la viabilità e anche il passaggio di quel trastto di corso Italia sino alle prime ore del mattino.
 
I Batò Beach Club all'epoca dei Capo Marina sono stati per decenni un punto di riferimento per l'esclusiva clientela della Genova bene: poi anni di abbandono, sino alla riapertura nel maggio scorso del nuovo gestore, con tanto di angolo e piscina dedicato ai bagnanti proprietari di cani.
 
La ripartenza era avvenuta la scorsa estate, ora la terribile batosta del rogo che  rischia di mettere nuovamente in ginocchio lo stabilimento. Ma Calascibetta assicura: "Noi non ci arrendiamo e ripartiremo"