
Le variazioni delle bollette sono stabilite ogni trimestre dall'Autorità per l'energia una volta monitorato il costo delle materie prime, gas e Co2. Dietro questo aumento ci sarebbe dunque l'impennata del prezzo del gas a livello internazionale e quello della Co2 prodotta (questa vale circa un 20% dell'aumento globale). Cingolani dichiara che "Il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie".
"Il rialzo delle bollette del 40%, che dovrebbe seguire i già elevati aumenti recenti, deve essere messo sotto controllo dal Governo che non può consentire una così grave perdita di potere di acquisto per i cittadini e, in particolare, per i lavoratori per i quali anche i tanti recenti rinnovi contrattuali potrebbero diventare inadeguati se vi fosse un'impennata di tutti i prezzi che potrebbe far seguito a quello dell'energia", commenta il Segretario Confederale Cisl Giulio Romani.
IL COMMENTO
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse
Alla politica del futuro di Genova non interessa?