salute e medicina

Nel 2020 sono stati effettuati 47 trapianti di rene. Presto anche quelli cardiaci
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I dati della Liguria su donazioni e trapianti sono a livello della media nazionale, con l'eccezione di un maggior calo nel periodo fra i mesi di marzo e maggio del 2020.






E' quanto emerge dal bilancio del Centro Regionale Trapianti coordinato dal professor Andrea Gianelli Castiglione al Policlinico San Martino. Il 2021 però, al netto delle difficoltà prodotte dalla pandemia, sta procedendo su standard importanti. "Ad oggi sono 13 i trapianti di rene adulto effettuati, contro i 28 totali del 2020, 4 quelli pediatrici e 3 di rene vivente. Il 2020 chiuse con 47 trapianti compiuti; oltre ai 28 già
descritti, ne furono fatti 2 di rene doppio, 13 di pediatrici, 4 di rene vivente per un totale di 47", fa sapere il San Martino.


 
"Sono stati registrati standard elevati sul trapianto renale, in particolare su quello pediatrico, grazie alla collaborazione tra San Martino e Istituto Gaslini. Sul trapianto di fegato, svolto ora all'Ospedale Niguarda, è in piena attuazione il progetto che vede il rientro al Policlinico entro i prossimi 2/3 mesi. È in fase di completamento la richiesta di autorizzazione per il trapianto di cuore", spiega il Policlinico.

 
Il presidente della Regione Giovanni Toti ricorda che "nel 2012
il centro per i trapianti di fegato era stato chiuso. Questa Giunta, anche nel precedente mandato, ha lavorato per la riapertura al fianco dei professionisti dell'ospedale ed entro pochi mesi il nostro Policlinico avrà di nuovo il suo centro trapianti operativo. Questo sarà solo un primo passo: oltre ai trapianti di fegato verranno presto eseguiti anche quelli di cuore e potenziati quelli di reni. L'obiettivo è rendere il
nostro hub regionale ancora di più un'eccellenza a livello
nazionale".


Il policlinico ricorda che in Liguria è stato effettuato, nel
dicembre 2020, uno dei pochi prelievi di organi su paziente
Covid positivo. "In Liguria - dice il professor Gianelli Castiglione - c'è
un'elevatissima sensibilità alla donazione. Esiste una solida professionalità dei sanitari delle rianimazioni nelle quali inizia e viene portato a termine il processo di donazione che non si è mai fermato nemmeno in pandemia".