Presidio della Fit Cisl Liguria per tutelare le migliaia di posti di lavoro e di aziende minacciate dalle ripercussioni del blocco del traffico e preservare i traffici commerciali difesi dopo la tragedia del ponte Morandi. "La Liguria vive di trasporti, di circolazione, di turismo, di portualità. Bloccare per settimane le arterie di comunicazione vuol dire colpire al cuore imprese, lavoratori, cittadini e affondare un territorio che potrebbe essere, elemento trainante per l'economia dell'intero Nord Ovest. Il Mit convochi tutte le parti coinvolte e si cerchi una soluzione condivisa" ha detto Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria. Al presidio hanno preso parte circa 200 persone: "L'abbiamo organizzato evitando di aderire a uno sciopero per non creare ulteriori problematiche e disagi ai lavoratori dell'autotrasporto e alla cittadinanza. La prefettura ha preso l'impegno di trasferire al Governo la nostra richiesta di apertura di un tavolo di lavoro con tutti i soggetti. Ogni giorno 3500 mezzi pesanti passano per Genova, di questi 1500 partono dal porto vecchio per andare a Pra': la chiusura dei caselli di Pegli e Prà sono inaccettabili. Aspi aveva promesso la riapertura per il giorno 10, siamo al 16 luglio e ancora i caselli sono chiusi" ha detto Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria.
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