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E' uno "skytram", monorotaia sopraelevata, di 6,5 chilometri tra la stazione di Brignole e il quartiere di Molassana, lungo lo sviluppo della Val Bisagno una delle scelte che il Comune di Genova ha intenzione di mettere in atto nel giro dei prossimi anni nell'ambito degli interventi prioritari per il trasporto pubblico in città.

Le strategie, che riguardano tutta Genova, contenute nel Piano urbano della mobilità sostenibile, sono state presentate nel corso di una conferenza stampa a palazzo Tursi dal sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco e assessore alla Mobilità Stefano Balleari, il direttore del Cieli Enrico Musso, collaboratore del Comune per il Pums e alla presenza dei vertici di Amt. Oltre agli interventi per la Val Bisagno, è confermato il progetto di collegamento su monorotaia anche per il parco tecnologico degli Erzelli, di estensione di una filovia di ultima generazione, chiamata "move", sulle direttrici levante, centro e ponente e, per quanto riguarda la metropolitana, il completamento della linea da piazza Pallavicini, in Valpolcevera, a Terralba e l'idea di una diramazione su Sampierdarena.

Al momento la sola parte già finanziata, con 152 milioni di euro, è il prolungamento della metropolitana tra piazza Martinez e Rivarolo, per cui è stato assegnato il bando per la progettazione definitiva. "Per la Val Bisagno non ci sono ancora i fondi del ministero dei Trasporti in via ufficiale - dice il sindaco di Genova Marco Bucci - ma in via ufficiosa sì, siamo fiduciosi di riuscire a trovare le risorse per dotare al più presto una delle zone della città meno servite di un sistema di trasporto all'altezza". Il Comune, per trovare le risorse necessarie a finanziare gli interventi, conta di partecipare alle prossime call del Mit, la prima a settembre, la seconda nel 2020.

"Si tratta di un programma molto ambizioso - afferma il vicesindaco Stefano Balleari - con un occhio alla sostenibilità, questi nuovi sistemi porteranno ad avere una riduzione sensibile dei tempi di percorrenza".

"Il sistema di assi di forza - aggiunge Enrico Musso, esperto di logistica - è basato su elevata capacità, trazione elettrica, sede di corsa riservata e interconnessione con gli altri sistemi di trasporto pubblici e privati".