L'ati dei demolitori di ponte Morandi ha reso pubblici i dati relativi alle prime due settimane di monitoraggio delle fibre di amianto aerodisperse nella zona del cantiere est del viadotto crollato il 14 agosto: nei primi 16 giorni di rilevazioni compiute da Ireos con due centraline in altrettante postazioni, soltanto in un caso, il 23 marzo, nella postazione collocata in via Porro, a valle del moncone, è stata osservata la presenza di 0,1 fibre di amianto al litro, il limite di rilevabilità con le strumentazioni utilizzate e comunque al di sotto della soglia di rischio che la legge fissa a 0,6 fibre al litro.Tutti i campionamenti dell'altra centralina, posizionata a nord del ponte, non hanno rilevato livelli oltre lo 0,1 ff/l. I dati saranno utilizzati come "bianco", ovvero come base di riferimento per le future rilevazioni. Il monitoraggio ha riguardato le fibre disperse nell'ambiente e non quelle eventualmente presenti nel calcestruzzo del ponte, per cui saranno effettuati, nelle prossime settimane, circa 300 carotaggi.
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