"Per il governo discutere di salario significa tagliare tutte le voci variabili dello stipendio - ha detto ancora Manganaro - e non si tratta soltanto di pochi euro perché parliamo di 5-6 mila euro all'anno per ciascun lavoratore. Non vogliamo impiccare i lavoratori con un Governo che fra l'altro sta abbandonando la nave" ha concluso Manganaro.
Per la Fim-Cisl invece "la discontinuità deve essere formale e non sostanziale, in modo da evitare il procedimento d’infrazione ma nel contempo mantenere in maniera sostanziale le condizioni attuali (anzianità aziendale, professionale ed economica), mentre per il contratto di II livello del 2010 disponibilità a discutere a patto che le condizioni economiche per i lavoratori rimangano invariate".
"Chi afferma che l’incontro odierno è stato inutile, si commenta da sé - ha replicato il segretario ligure della Fim, Alessandro Vella -, probabilmente ha poco chiaro cosa significa fare una trattativa. Per quanto ci riguarda continueremo la trattativa il 13, 20, 23 aprile per noi resta prioritario garantire una soluzione occupazionale e futuro a tutti i lavoratori".
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