economia

Malacalza e Volpi sottoscrivono la ricapitalizzazione
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Dopo diverse giornate convulse è arrivato il via libera. Il gruppo Malacalza investimenti e la finanziaria di Gabriele Volpi si sono impegnati a sottoscrivere l’operazione per la quota, rispettivamente pari al 17,6% e al 9,9%, che permetterà poi l'aumento di capitale di 560 milioni di euro di banca Carige. L'operazione ha infatti permesso di sbloccare la trattativa con Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays, i tre istituti finanziari che garantiranno il completamento della ricapitalizzazione della banca genovese. La firma del consorzio di garanzia è dunque ormai cosa fatta. 



Già nelle prossime ore dovrebbe arrivare la firma definitiva. Una volta trascritto nero su bianco la garanzia si potrà avviare l'operazione di aumento di capitale, prevista già a metà della prossima settimana, indiscrezioni che arrivano dal settore finanziario parlano di mercoledì prossima come data possibile. 


Si chiude dunque in maniera positiva una vicenda che in queste ore ha tenuto in apprensione correntisti e istituzioni locali. Già da lunedì, alla riapertura della Borsa, il titolo di Carige tornerà presente nel mercato finanziario 

Il consorzio di garanzia giovedì ha rifiutato di garantire l'operazione al prezzo di un centesimo per azione e Consob ha sospeso il titolo in borsa perché il contesto informativo non garantiva trasparenza, l'ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori.


Mattia Malacalza, figlio di Vittorio e amministratore delegato di Malacalza Investimenti, ha firmato gli impegni della famiglia a sottoscrivere l’aumento per la quota del 17,6% attualmente detenuta. E ha aggiunto che in serata potrebbero arrivare anche le conferme da parte delle banche. Il consorzio di garanzia ha tempo fino a lunedì per costituirsi, mentre l'aumento dovrà essere terminato entro il 31 dicembre, su espressa richiesta della Bce. 

"Gabriele Volpi crede nella banca, al momento ha firmato un impegno irrevocabile per salire al 9,99%, che è il limite al quale può arrivare". Lo ha detto un portavoce dell'imprenditore, secondo azionista di Banca Carige. L'impegno si aggiunge a quello firmato con le banche del consorzio di garanzia dal primo socio, Malacalza Investimenti, per sottoscrivere il 17,6% dell'aumento di capitale.

Sosterranno la ricapitalizzazione anche Coop Liguria e Aldo Spinelli, titolari del 3,4% del capitale, e altrettanto è intenzionata a fare la Fondazione, che però dovrà essere autorizzata dal Mef. Da fonti vicine al consorzio di banche che assistono Carige (Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays) si sottolinea come il clima sia molto cambiato e ci siano ora i presupposti per arrivare alla firma della garanzia sull'aumento.

Nel pomeriggio fiducia per la conclusione positiva della vicenda Carige è stata espressa dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che prevedeva "buone notizie" in tempi brevi: "Mi auguro che nelle prossime ore si possa arrivare ad un accordo sostanziale tra tutti coloro che devono sottoscrivere l'aumento di capitale. Abbiamo parlato con i vertici tutti di Carige, abbiamo trovato uno spirito costruttivo. Penso che il bilancio, la liquidità, il patrimonio immobliare di Carige siano sufficiente garanzia che non si ripetano brutti episodi del passato. Sono ottimista che nelle prossime ore potremo avere delle buone notizie"

Nella tarda mattinata di venerdì l'amministratore delegato di Carige Paolo Fiorentino ha mandato un messaggio ai dipendenti dell'istituto finanzario genovese: "Metteremo tutte le palle in buca. La verità, in mezzo a tante notizie divergenti, è che siamo lavorando a testa bassa e senza sosta per arrivare a comporre questo articolato puzzle e partire con l’aumento di capitale nei prossimi giorni. Prosegue, vivo, il dialogo con tutti gli interlocutori e le interazioni con le autorità di vigilanza sono fluide e costruttive. Sono certo - prosegue Fiorentino - che saremo, tutti insieme, in grado di superare gli ostacoli che si frappongono da qui all’imminente aumento di capitale".

Della vicenda ha parlato anche Carlo Cottarelli, direttore esecutivo del Fmi: "Sarà un nuovo caso Mps o interverrà il mercato? "Bisogna vedere la situazione Carige in concreto e in dettaglio, non posso azzardare giudizi di questo genere. Ci sono le nostre autorità di supervisione, c'è il Ministero, bisogna lasciare a loro il lavoro - ha detto Cottarelli - Purtroppo molto spesso in Italia si danno dei giudizi superficiali sull'operato delle nostre autorità di supervisione".

mentre il Codacons stava studiando le iniziative legali che potrebbe intraprendere a tutela dei risparmiatori di Banca Carige e nelle prossime ore potrebbe presentare alla Procura della Repubblica di Genova un esposto nel quale si chiede di verificare la vigilanza svolta dalla Banca d'Italia e da Consob sugli ultimi due anni di attività dell'istituto di credito. Lo rende noto l'associazione, invitando i piccoli investitori a contattarla per partecipare a future azioni risarcitorie.