Applausi e tanta commozione per la direttrice, tornata due anni fa a Genova da Como: a raccontarla sono stati il marito e collega Giovanni Meda Riquier e Rossella Scunza, direttrice del polo museale di Sanremo. "Ostacoli in carriera per il mio essere donna? No - racconta - La prima volta che sono stata promossa ero in gravidanza, non era facile. Per fortuna avevo un direttore intelligente. E a Genova non ho mai avuto nessun problema. Si dice che la città è scorbutica, invece mi ha accolto come se non fossi mai partita". E poi cita le antiche donne liguri "senza vergogna, non perché immorali, ma perché facevano lavori da uomini senza farsi problemi".
La capacità di Serena Bertolucci, che è anche dirigente del polo museale ligure, è raccontata dai numeri: per il 2017 in testa alla lista delle regioni più virtuose in termini di visitatori e incassi c'è proprio la Liguria (+22,7% visitatori, +8,4% incassi). "Il segreto? Aprire i portoni e sentirsi parte di un progetto", spiega lei. E a proposito di Palazzo Reale, annuncia una grossa novità per Natale: "Tornerà il presepe reale. Sarà magnifico, con statue all'altezza del luogo e i pastori vestiti in jeans. Una meraviglia del '700, sono contenta di poterlo restituire alla città".
"Le donne hanno bisogno di avere visiblità, spesso il loro ruolo non viene riconosciuto - dice la presidente ligure di Aidda, Riccarda Giordano, a proposito delle motivazioni del premio - e Serena Bertolucci ricopre tutte le sfaccettature che possono presentarsi nel mondo della donna che lavora e che ha una famiglia. Il tetto di cristallo non è stato ancora sfondato. Noi vogliamo che sia d'esempio alle altre donne. La famiglia è un valore aggiunto, dobbiamo creare strutture per aiutare tutte le ragazze a migliorare il loro lavoro pur diventando mamme".
"Genova deve moltissimo a Serena Bertolucci - aggiunge il vicesindaco Stefano Balleari - Si sta occupando di Palazzo Reale con grandissimi risultati, la città ora entra dentro Palazzo Reale, ci siamo riappropriati di qualcosa che stava sfuggendo. Il territorio è nuovamente vivibile. Noi ci siamo, diamo il nostro contributo perché ci crediamo tantissimo. Riportare un ingresso in via Prè sino a qualche anno fa sembrava una pazzia. Ora ci crediamo tutti".
IL COMMENTO
L’alleanza non basta, serve il candidato giusto come Salis
Viva l’assessore Robotti che riparla di isole pedonali e alberi