"I porti liguri sono validissime alternative per l'arrivo di stupefacenti dalle aree classiche. I recenti fatti lo dimostrano". A lanciare l'allarme è il capo del Dipartimento Operativo Antimafaia Sandro Sandulli, durante una conferenza stampa di resoconto del lavoro svolto nel secondo semestre del 2016 dalla Dia. "Le grandi aree del traffico sono quelle sudamericane, in particolare quella colombiana e messicana, e il porto di Genova rappresenta un punto d'arrivo importante".Durante la conferenza Sandulli ha parlato del ruolo della n'drangeta in Liguria, in continua espansione da sessant'anni, con locali di riferimento in continua crescita. In crescita e in evluzione anche nell'area spezzina: "Abbiamo condotto attività in quella zona. Le nostre attività hanno portato alla emissione di decreti nei confronti di personaggi con sorveglianze speciali. Questo è un segnale del fatto che sul territorio sia effettiva e presente l'organizzazione mafiosa"
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