
Il manager Giulio Gallazzi presidente di Sri Group anche dai microfoni di Primocanale ha lanciato il suo ultimatum: entro il 31 luglio di schiude oppure amici, forse, come prima. Dall’ottimismo, al moderato ottimismo, si sta passando alla riflessione che sa di bonaccia. Per carità, le parti si vedono e si parlano ma da quella fuga in avanti di Preziosi le cose sono cambiate.
Gallazzi e quello che potrebbe diventare il presidente si sono concessi ad interviste che a sua volta hanno irritato l’attuale proprietà. Ora serve un week end di silenzi e poi si chiuderà in un senso o in un altro. La sensazione è che si possano riparare le fratture emotive, ma è anche possibile che Preziosi non sia convinto della bontà dell’operazione.
Gallazzi ha detto che è stato fatto tutto quanto necessario per garantire un futuro moderno (spuntano pure fondi delle Isole Vergini) al Genoa e quindi ha ributtato la palla nella metà campo avversaria dove Preziosi per la verità sembra più attento ed assorbito dal mercato (dove si trasforma) per rifare la squadra tra Lapadula e Centurion, che consegnare le azioni agli acquirenti.
I tifosi vivono questa situazione di sospensione in maniera scontata ma pericolosa: infatti si dividono ferocemente sui social tra chi sta di qua e chi sta di la. In mezzo ci sta il Grifone e il suo futuro che è ancora un interrogativo tra banche e alta finanza probabilmente senza un padrone chiaro (ameno ora) e tra plusvalenze e pesanti rateizzazioni ma con un identikit preciso.
IL COMMENTO
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