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Gentiloni dimesso: "Le riforme non si fermano"
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Approvati i decreti legislativi, ora le Unioni Civili sono legge e primo via libera ad otto delle nove deleghe sulla Buona Scuola: queste le principali decisioni del Consiglio dei ministri presieduto Paolo Gentiloni. Il premier è subito tornato al lavoro, dopo essere stato dimesso alle 9 dal Policlinico Gemelli dove era ricoverato da martedì. E, dopo la riunione del governo, ha twittato: "Le riforme non si fermano". "Approvati oggi i decreti attuativi sulla scuola. Un pacchetto importante, aperto al contributo del Parlamento"

'Era una promessa, ora è una legge', dice la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, commentato il via libera alle Unioni Civili.

Il Cdm, su proposta della ministra della Difesa Roberta Pinotti, ha anche prorogato gli incarichi del comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, del capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e del capo di Stato Maggiore dell'Esercito Danilo Errico. Esame preliminare per i decreti legislativi sulla buona scuola, primo via libera a 8 delle 9 deleghe.

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è stato dimesso dal policlinico Gemelli, dove era ricoverato da martedì sera per l'impianto di uno stent. Il premier presiederà alle 12 il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, a conferma dell'ottima ripresa.

"Con l'ok definitivo del consiglio dei ministri ai tre decreti legislativi di attuazione alla legge sulle unioni civili il nuovo istituto esce dal regime transitorio ed entra a pieno titolo nell'ordinamento italiano". Lo dichiara in una nota la responsabile Diritti della segreteria nazionale del Pd, Micaela Campana "Grazie ai decreti ponte, è stato possibile già costituire centinaia di unioni consentendo a tante persone di coronare il proprio sogno d'amore. Con questo ultimo "via libera" si mettono a punto alcuni aspetti non regolati direttamente dalla legge come la disciplina di diritto internazionale privato, la scelta del cognome della coppia, sulla dichiarazione di annullamento e l'armonizzazione del codice penale e del codice di procedura penale che che prevede che il termine matrimonio si intende riferito anche alla costituzione di un'unione civile", sottolinea Campana che conclude: "con questo atto formale si conclude l'iter di una legge storica che cambia il destino di migliaia di cittadini".