Il governo è disponibile a rinviare il referendum costituzionale qualora la proposta giungesse dalle opposizioni. Questo il concetto che trapela dalle parole del ministro dell'Interno Angelino Alfano che durante un intervista per parlare del terremoto, ha dichiarato: "Il governo non farà alcuna richiesta di rinviare il referendum ma qualora una parte dell'opposizione fosse disponibile a valutare un'ipotesi di questo genere io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in altissima considerazione".Il ministro si appella dunque alla compresione delle opposizioni, in particolare del centro destra, ha infatti aggiunto: "Ritengo la posizione politica di un movimento come Forza Italia che è guidato da qualcuno che ha dovuto subire anche dei terremoti durante la propria gestione del Paese, conosca bene quanto sia prioritario rispetto a tutto recarsi sui luoghi del sisma, e quanto anche dal punto di vista dello spirito pubblico diventi difficile una campagna elettorale che separa un Paese che invece ha bisogno di essere unito".
Immediata la replica del capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta che allontana qualsiasi ipotesi di rinvio: "In merito all'assurda ipotesi su un fantomatico rinvio del referendum confermativo, già fissato per il prossimo 4 dicembre la posizione di Forza Italia è chiara e cristallina: rinviare la consultazione costituzionale sarebbe da folli e irresponsabili. Non siamo disponibili a prendere in considerazione ipotesi che vanno annoverate sotto la voce fantapolitica".
Interviene sulla vicenda anche Giovanni Toti che scrive in post su Facebook : "L'Italia è paralizzata da mesi da una campagna elettorale permanente voluta dal Governo su queste riforme: è giunto il momento che gli elettori si esprimano. E poi... Tre Governi non eletti... Referendum da rinviare... voto delle Province cancellato: ma i cittadini hanno ancora diritto di dire la loro?".
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