cronaca

Andrea Tazzioli 51 anni ex militare della Guardia di Finanza
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Le immagini sono chiare e raccontano i drammatici momenti che si sono vissuti a Hua Hin, in Thailandia. Undici bombe esplose, quattro morti e almeno 40 feriti. Questo il bilancio degli attacchi che hanno colpito cinque località turistiche della Thailandia. Strategia comune: due esplosioni ravvicinate, a distanza di trenta minuti circa l’una dall’altra, innescate a distanza.

Tra i feriti ci sono due italiani tra cui un genovese, Andrea Tazzioli, di 51 anni.
"Ero a due metri dalla bomba, vicino alla signora che è morta. Sono stato fortunato". Tazzioli ha subito un intervento per rimuovere una scheggia alla spalla sinistra e dovrà rimanere in ospedale una settimana. "C'era la torta, i miei amici si stavano preparando a farmi gli auguri dopo la mezzanotte. Ero girato verso il marciapiede, quando il proprietario mi ha chiamato dall'interno. Neanche il tempo di girarmi e nella fioriera alle mie spalle c'è stata l'esplosione".

Il 51enne, ex militare della Guardia di Finanza, che è stato anche un anno in Afghanistan nel 2011, ha concluso "Provavo dolore per la scheggia nella spalla, ma ho capito subito che non ero in pericolo di vita. Ho cercato di capire se fosse un atto singolo o una sparatoria, forte anche della mia esperienza a Herat. Attorno a me c'era il panico: vetri in frantumi, tavoli ribaltati, gente che urlava e scappava". Il genovese era arrivato in Thailandia il 3 agosto ed era alla sua sesta visita nel Paese. Sarebbe dovuto ripartire stasera. Tazzioli da qualche anno è residente in località Creto nel comune di Montoggio, entroterra genovese, come confermato a Primocanale dal sindaco Mauro Fantoni.

Le esplosioni si sono verificate a Surat Thani (circa 600 chilometri a sud di Bangkok), mentre, secondo quanto comunicato dall'unità di crisi della Farnesina, deflagrazioni minori si sono verivicate a Pukhet e Phang-nga. Una doppia esplosione è avvenuta in un resort turistico a Hua Hin, a sud di Bangkok, mentre altre cinque si sono verificate in altre tre località: due a Surat Thani, dove è rimasta uccisa una persona, due nella nota località di Pukhet, dove al momento è incerto il numero dei feriti, una a Trang, dove è morta una persona.

LE AUTORITA': "NON E' TERRORISMO" - Il vice capo della polizia ha legato la serie di attentati coordinati alle azioni dei movimenti separatisti che operano generalmente nelle regioni del sud del Paese, a maggioranza musulmana: "Non è terrorismo, bensì sabotaggio locale".

E' possibile anche un movente politico, dopo l'approvazione della nuova Costituzione nel controverso referendum di domenica scorsa. Lo stesso premier Prayuth Chan-ocha ha indirettamente puntato il dito contro l'opposizione.

Il fatto che sia l'84esimo compleanno della regina, e che i militari ora al potere siano i più strenui difensori della monarchia, rafforza l'ipotesi di attacchi simbolici per lanciare messaggi. Nell'attesa di fare chiarezza, la Thailandia è in stato di allerta.