
Quel rapporto storico, che in parte è andato scemando dopo la seconda guerra mondiale, trova oggi nuova vita. La prossima settimana, infatti, il vicesindaco Leandro Faraldi e l’assessore al Turismo Daniela Cassini si recheranno a San Pietroburgo per la firma di un Protocollo d’Intenti tra il Comune di Sanremo e il Comitato per la Cultura di San Pietroburgo. Il documento, della durata di tre anni, darà la possibilità di organizzare eventi culturali congiunti tra San Pietroburgo e Sanremo quali festival, mostre d’arte e spettacoli.
Dai rapporti con la Russia Sanremo spera dunque di trarre linfa vitale per il proprio rilancio. I numeri non sono certo incoraggianti. Soltanto pochi mesi fa, Igor Varnero, presidente di Federalberghi Sanremo, spiegava a Primocanale che una parte di turisti russi ha voltato le spalle alla Città dei Fiori: "Dobbiamo dire che abbiamo registrato quest'anno un calo vicino al 30%", affermava Varnero, spiegando le difficoltà del mercato russo con una situazione di "crisi economica e politica che non incentiva gli scambi".
Qualche lume di speranza tuttavia non manca. Come le parole al miele rilasciate sempre a Primocanale da Ubaldo Santi, presidente dell'associazione Liguria-Russia, che, parlando proprio del rapporto con Sanremo, ha dichiarato: "Chi deve fare investimenti nel nautico dalla Russia interviene soprattutto in Liguria e a Sanremo in particolare". Una riprova della forza che il brand della Città dei Fiori continua ad avere in giro per il mondo.
Adesso arriva anche questo protocollo d’intenti, che - spiegano Farldi e Cassini - "permetterà lo scambio reciproco di esperienze e d’informazioni e offrirà importanti ritorni culturali e turistici per la città di Sanremo, in una logica di promozione del territorio condivisa con la Regione Liguria". I due assessori annunciano poi che nel corso dell’anno continueranno i contatti e gli incontri con il Consolato russo a Genova. Insomma, Sanremo guarda al futuro puntando su uno dei propri punti di forza del passato.
IL COMMENTO
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