Cronaca

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Una Pasqua di tensione per Genova. Manifesti nei vicoli del centro storico annunciano una serie di iniziative iconoclasta “contro ogni fantasma divino” si legge nel volantino affisso accanto alla chiesa di piazza San Giorgio. Qui, alle 11.30 si attende per un po’ la prima delle manifestazioni annunciate da un’associazione per un tavolo informativo sulle culture alternative. Arrivano telecamere, vigili e polizia. Niente. Poco dopo mezzogiorno si materializza un gruppetto, cinque persone, due ragazze, un bambino e due uomini. Non vogliono farsi riprendere. Bestemmiano e sistemano un banchetto con una piccola damigiana e mettono un cartello che indica il prezzo di 50 centesimi per un bicchiere di "sangue di-vino". Imprecano contro i cronisti, un uomo in canottiere afferra e scuote la telecamera di Primocanale, perchè sa del fascicolo, finora a carico di ignoti, aperto "per il reato di offesa alla religione". D'accordo non filmiamo nulla. Questo non impedisce di raccontare. Di informare che si tratta di un gruppetto esaltato e sciocco, che suppone di dimostrare chissa' quale verità nascosta strillando "Sono ateo grazie a Dio", mostrando la foto di Papa Ratzinger nell’attimo prima della fucilazione. Che annuncia, in piazza Embriaci, la proiezione di film come "La via lattea" di Luis Bunuel e "Magdalene"di Peter Mullan. O "peccati di gola" con menu' a base si strozzapreti. E sorprese non precisate. Non le vogliamo sapere. Certo non sappiamo se siano le stesse mani che venerdì notte hanno gettato vernice verde sulla porta della chiesa di San Matteo. O autori della scritta “Bagnasco Vergogna” sul portone della cattedrale San Lorenzo di Genova. Unico risultato, l'arcivescovo mons. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ora dice messa con la scorta sull'altare. E nella vigila di Pasqua ci sono le auto di polizia e carabinieri che percorrono continuamente, facendosi largo tra la folla di turisti, via San Lorenzo fino a raggiungere il piazzale della cattedrale , dove venerdì è stata anche installata una telecamere nascosta proprio all’ingresso di San Lorenzo. Pasqua blindata. In nome di cosa? "Di imbecilli" dice bene Sergio De Gregorio, presidente della Commissione difesa del senato e candidato sindaco a Genova di "Italiani nel mondo". Perchè questa in nessun modo può essere chiamata libertà d'espressione. Punto sul quale anche un ateo o un agnostico ma intelligente si trova pienamente d'accordo.