"Sarà importante trovare una persona credibile che convinca il governo a investire nelle infrastrutture portuali, che sono il nerbo dell'economia ligure". Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova, uno dei tre enti, assieme a Comune e Città Metropolitana, chiamato a designare la terna di nomi da sottoporre al Ministro delle Infrastrutture, delinea l'identikit di chi dovrà guidare Palazzo S. Giorgio. Dopo l'annuncio delle dimissioni di Luigi Merlo, infatti, i tempi diventano stringenti anche perché dal 30 Giugno il porto non avrà più una guida."Il presidente di Autorità Portuale è il sindaco bis - sottolinea Paolo Odone - perché Genova è come una mela, metà è terra e l'altra è mare. Lo sviluppo economico, per il 50%, proviene dai traffici che si prevedono in forte aumento, perché passata la crisi riprenderanno i percorsi marittimi dall'estremo oriente verso l'Europa e le Americhe. Dobbiamo affrettarci a decidere perché lo sviluppo arriva da una nuova portualità che vedrà anche una nuova diga foranea, che ha un costo molto rilevante che si paga, però, con le accise che il Porto genera".
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