cronaca

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Delle quattro "possibili" vittime italiane comunicate dalle autorità tunisine, "due non sono vittime ma feriti", ma "ci sono due dispersi". Lo ha affermato questa mattina il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ad Agorà sull'attacco di ieri a Tunisi. Se i dispersi dovessero risultare morti, il bilancio delle vittime italiane sarebbe dunque quattro.

Tuttavia Costa fornisce numeri diversi. In un comunicato dell' ad Michael Thamm, si legge infatti: "Con grande dolore comunichiamo che 3 passeggeri di Costa Fascinosa sono tra le vittime del barbaro e ignobile attacco terroristico a Tunisi, e che altri 8 ospiti sono tra i feriti. Inoltre 2 ospiti risultano ancora irreperibili".

Il Giappone ha confermato la morte di tre nipponici nell'attacco contro i turisti in visita al museo del Bardo di Tunisi. Il premier Shinzo Abe ha reso noto anche il conteggio di tre feriti: "il terrorismo non può essere tollerato in alcun caso", ha affermato. Il primo ministro tunisino, sul bilancio dell'attacco, aveva parlato di cinque nipponici tra le vittime. La tv pubblica Nhk ha riferito che "c'è la stata la sovrapposizione di alcuni nomi", in base a quanto riferito da un funzionario del governo.

LE NAVI RIPARTITE DA TUNISI - Sia la Msc Splendida sia la Costa Fascinosa, a bordo della quale viaggiavano le vittime italiane, sono ripartite questa mattina dal porto di Tunisi. La Splendida fa rotta su Barcellona, mentre Fascinosa è diretta a Palma di Maiorca.

COSTA ANNULLA SCALI A TUNISI - La sicurezza di ospiti e equipaggio è la priorità per Costa Crociere ed è una condizione necessaria per offrire vacanze serene e piacevoli. Dopo quanto è successo a Tunisi, abbiamo deciso di cancellare tutti i prossimi scali di nostre navi in Tunisia. Saranno sostituiti da scali alternativi che sono in via di definizione". Lo rende noto la compagnia.

MSC, PASSEGGERI
 RICHIAMATI A BORDO -  I passeggeri della Msc Splendida, una delle navi da crociera ormeggiate a Tunisi nel giorno dell'attentato al Museo del Bardo, "sono stati tempestivamente richiamati a bordo ed è stata sospesa ogni attività a terra", la compagnia ha assicurato loro la massima assistenza ed è in costante contatto con le ambasciate dei 50 Paesi da cui provengono. Lo afferma la Msc in una nota diffusa dopo la mezzanotte. 

MEDICO
 SAVONESE SUPERSTITE - "Eravamo sul bus fermi fuori dal museo, abbiamo sentito degli spari, il finestrino vicino a me è andato in frantumi, io mi sono buttata a terra", racconta Anna Pegorini, medico savonese in vacanza a bordo della Costa Fascinosa e scesa a terra per andare a visitare il museo del Bardo, in una intervista telefonica diffusa da Nanopress. Pegorini era con un'amica: "Una persona dietro di me è stata colpita alla testa - ha raccontato - era immobile, non si muoveva. Ho visto poi una persona già morta sugli scalini, sull'uscita laterale. Io mi sono buttata a terra, ferma immobile, finché poi ho sentito che il pullman si muoveva, sono saliti i militari e ci hanno detto di scendere velocemente, a tutti, e poi siamo stati fermi per qualche ora in quella che poteva essere una stazione di polizia. Da lì siamo stati messi su un pullman e scortati alla nave".

SU FASCINOSA STESSO PIANISTA DELLA CONCORDIA - "E' un tragico destino il mio: essere chiamato da giornalisti per dei drammi di cui sono testimone". Prova a sdrammatizzare Antonello Tonna, pianista della nave Fascinosa, ormeggiata a Tunisi, che era in servizio anche il 13 gennaio del 2012 sulla Costa Concordia. Fu uno dei superstiti del naufragio in Toscana. Al telefono la sua voce è sempre la stessa, come invariata è la sua voglia di andare avanti. Ma, confessa, il ricordo è andato inevitabilmente subito al Giglio. "Sto rivivendo - dice il pianista catanese - le stesse sensazioni del naufragio della Concordia". E parla di un'altra coincidenza: "è il mio primo viaggio su una nave Costa dopo la tragedia della Concordia: mi sono imbarcato il 12 dicembre scorso, per finire il prossimo 31 marzo".

STUDENTI DI CATANZARO IN GITA - Alcuni studenti dell'Istituto pedagogico di Catanzaro sono in gita turistica a Tunisi. Lo si è appreso dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, che ha contattato il preside della scuola, Luigi Macrì, dal quale ha appreso che i ragazzi non hanno vissuto alcuna situazione di pericolo. Gli studenti, nel momento dell'attentato, erano in una zona distante da quella presa di mira dai terroristi. I ragazzi ora sono a bordo della nave che li riporterà in Italia.