cronaca

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Continua l’escalation della crisi ucraina: dopo la richiesta di Vladimir Putin, il senato russo ha approvato l’invio di truppe in Crimea, provincia autonoma filo-russa che ha chiesto il sostegno di Mosca dopo la ribellione che ha portato alla fuga del presidente Yanukovich.

Immediata la reazione del presidente dell’Europarlamento Martin Schulz: «L’integrità territoriale dell’Ucraina va rispettata. Dobbiamo dire al Governo russo che non accetteremo violenze. Deve essere garantita l’autodeterminazione dell’Ucraina».

L’Ucraina denuncia la decisione russa. Il premier ad interim Yatseniuk ha definito «inaccettabile la presenza di soldati russi nel centro delle città dell’Ucraina». Al momento sarebbero già presenti in Crimea 2000 soldati russi, ma le autorità ucraine parlano di 6000 militari già schierati.