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Dalla sicurezza e valorizzazione del territorio marino e costiero, dalla transizione energetica e digitale delle infrastrutture portuali e del sistema sanitario del futuro: gli Stati generali dell'hi-tech in Liguria, riuniti agli Erzelli da Regione Liguria e Liguria digitale hanno fatto il punto su stato dell'arte e futuro del settore. Dai lavori, cui hanno partecipato fra gli altri il viceministro a Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, il presidente della Regione Giovanni Toti, il presidente della Camera di commercio Luigi Attanasio, oltre a imprenditori e manager, è emerso come la Liguria disponga già di una struttura hi-tech tra le più competitive in Italia.

“Genova sta diventando il cuore della digitalizzazione del Paese con l'arrivo dei cavi sottomarini, e il prossimo comitato della sicurezza marittima al ministero dei Trasporti avrà una discussione su come gestire la sicurezza digitale di queste infrastrutture che trasformeranno Genova in un hub della digitalizzazione del sud Europa - dichiara il viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Edoardo Rixi - È chiaro che dobbiamo garantire la sicurezza delle nostre informazioni, l'impenetrabilità e la gestione in qualsiasi condizione del traffico informatico”.

“Gli Erzelli, già oggi al centro di un pezzo importante della tecnologia e della digitalizzazione della nostra Regione, sono il simbolo della svolta tecnologica della Liguria, come dimostra una lunga serie di progetti: ad esempio, nelle prossime settimane prenderà il via il cantiere di quella Scuola politecnica che aspettiamo da tempo, per non parlare del progetto per il centro dedicato alla medicina computazionale – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – E come non citare Liguria Digitale, che ha sede qui e che incarna un’azienda preziosa per la nostra Regione, svolgendo un ruolo strategico di coordinamento nello sviluppo della digitalizzazione per tutto il territorio. L’innovazione digitale è insomma un punto cardine per lo sviluppo, e ci sono anche altri segnali che parlano di un crescente interesse anche da parte del pubblico: ad esempio, il recente bando per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese promosso da Regione Liguria ha incassato oltre 1900 adesioni nel primo giorno, segno che il tessuto imprenditoriale ligure ha pienamente compreso l’importanza di questo settore”.

Dalle tavole rotonde, che hanno radunato i principali attori locali negli ambiti scientifico-tecnologico e digitale, è emerso come la Liguria disponga già di una struttura hi-tech tra le più competitive in Italia e si configuri, da qui in futuro, come punto di riferimento sul palcoscenico nazionale per abilità innovative, attività sperimentali, strumenti digitali e conoscenze in ambito scientifico. Proprio agli Erzelli, sede degli Stati Generali, è in atto la realizzazione del più grande Parco Scientifico e Tecnologico italiano, con la presenza di alcune grandi realtà del settore come Liguria Digitale, Esaote, Ericsson, Siemens e i laboratori Human Technologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Sempre agli Erzelli prenderà vita il progetto del primo Centro di cura e di ricerca a indirizzo computazionale tecnologico in Italia, un innovativo Polo di centro di ricerca medica avanzata, incentrato sul trasferimento dei risultati della ricerca in ambito clinico. Non dimenticando che Genova può contare sulla presenza di due centri di ricerca di eccellenza, come l’IIT e il CNR, e di grandi realtà industriali caratterizzare da un forte orientamento all’innovazione, come Ansaldo Energia, Leonardo e Fincantieri.

“La Liguria è da sempre terra di esploratori e innovatori. Una vocazione antica di ricerca e scoperta che ha però una prospettiva pragmatica che si traduce nella creazione di valore imprenditoriale – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – Questo è quanto è emerso dal vivace confronto con il tessuto produttivo ligure, composto da aziende altamente qualificate nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Imprese che abbiamo sostenuto in passato, con misure specifiche a sostegno dei cinque Poli regionali di Ricerca e Innovazione e della Strategia di specializzazione intelligente, e che continueremo a sostenere in futuro con i 238 milioni di euro (52 dei quali già attivati) approvati con il programma triennale di azione per la ricerca e l’alta formazione 2023-2025, a valere sui programmi PR FESR e FSE Plus 2021-2027, a cui si aggiungono i 110 milioni di euro intercettati con il progetto RAISE, a valere sui fondi del PNRR"

Grazie al lavoro dei cinque Poli di Ricerca e Innovazione, Regione Liguria è riuscita ad agganciare opportunità interessanti che hanno permesso ad alcune delle imprese del Sistema regionale di partecipare a cluster nazionali (trasporti, fabbrica intelligente, aerospazio, smart communities ed economia del mare). Ne è esempio il DAMAS, Digital Hub for AutoMotive and AeroSpace, progetto coordinato da Leonardo a livello nazionale, approvato dalla Commissione Europea e dal Mimit e finanziato con il PNRR, che ha il compito di supportare la trasformazione digitale e green delle filiere aerospaziale e automobilistica su tutto il territorio nazionale.

“Sono contento dei risultati ottenuti e del fatto che la Liguria sia citata anche a livello nazionale e internazionale come best practice per quanto riguarda l’innovazione digitale, in più settori, con picchi di eccellenza nella sanità. E a un anno dalla sua presentazione siamo qui oggi ad aggiornarvi anche sulla Strategia Digitale - afferma l’amministratore unico di Liguria Digitale Enrico Castanini -. Una sintesi su 52 progetti, che comprendono in totale 78 interventi, tra già realizzati, in corso di realizzazione e già finanziati. È stato fatto tantissimo ancora molto c’è da fare ma nei prossimi mesi vedremo cose interessanti per lo sviluppo di Genova e per lo Sviluppo del polo degli Erzelli. Un grande rilancio per la città e la regione perché, come diceva Henry Ford la vera innovazione c’è quando i benefici sono per tutti. E tutto il nostro lavoro sta proprio andando in questa direzione”.

GENOVA - Lesione al bicipite femorale della coscia destra: ecco l'entità (resta da capire se la lesione sia di primo o secondo grado) del nuovo infortunio di Pedrola, protagonista di una stagione a dir poco tormentata nella Sampdoria. Lo spagnolo si è fatto male nuovamente ieri (era rientrato da un mese dopo il lungo stop che lo ha costretto al forfait dallo scorso ottobre, con successiva ricaduta) ancora nello stesso punto. Un bicipite femorale della coscia destra che si conferma dunque il tallone d'Achille di un giocatore dalle enormi potenzialità tecniche ma che non è stato assistito, almeno in questa stagione, sia dalle condizioni fisiche sia dalla buona sorte.

Uno stop che rappresenta un addio ai play off per Pedrola, proprio mentre la Sampdoria - dopo una stagione vissuta sempre in salita - ha saputo conquistare il pass per gli spareggi decisivi che mantengono vive le speranze di ritorno in serie A. Un vero peccato per i blucerchiati che non sono mai riusciti a gustarsi di fatto il tandem offensivo formato da Esposito e Pedrola, i due giocatori di maggiori qualità della squadra: ieri Pedrola si è fatto male da solo (senza il contrasto di nessun avversario) proprio su uno splendido lancio di Esposito che aveva liberato lo spagnolo in contropiede, in piena area di rigore.

Unica nota lieta quella legata ai rientri in gruppo di Barreca e Ronaldo Vieira, nella ripresa degli allenamenti della Samp oggi a Bogliasco: il primo potrebbe già essere disponibile per la gara di venerdì a Catanzaro - comunque utile per definire la griglia dei play off e per la conquista del possibile sesto posto da parte dei blucerchiati - mentre il secondo potrebbe recuperare nel caso in cui la Samp faccia strada nei play off. 

GENOVA - Nella giornata emozionante del ritorno di Sven Goran Eriksson al Ferraris una brutta notizia arriva dall'Argentina: è infatti morto oggi l'ex allenatore della Sampdoria, César Luis Menotti che proprio lo svedese (passato alla Lazio assieme a Roberto Mancini) aveva sostituito sulla panchina del doriani. Il celebre tecnico si è spento a 85 anni: a darne notizia è la federcalcio Albiceleste, la cui nazionale aveva allenato dal 1974 al 1982 vincendo i mondiali giocati in casa nel 1978.

Menotti, la cui carriera di allenatore si era conclusa nel 2008 sulla panchina dei messicani del Tecos, aveva allenato i blucerchiati per sole 8 partite, nel 1997. L'argentino, che a metà novembre aveva messo da parte appena 11 punti, venne quindi esonerato e sostituito da Vujadin Boskov. A fine stagione la Samp sarebbe arrivata ottava: nella stagione successiva i blucerchiati si sarebbero affidati prima a Luciano Spalletti, poi a David Platt, infine ancora a Spalletti e sarebbero al termine del campionato retrocessi in serie B.

Nella sua lunga e importante carriera Menotti ha allenato 16 squadre in 37 anni: tra queste due nazionali (Argentina e Messico) e club del calibro di Barcellona, Atletico Madrid, River Plate a Boca Junior. I suoi pochi mesi alla Samp resteranno gli unici passati in Italia. 

 

GENOVA - Alberto Gilardino si gode il pareggio a suon di gol (3-3) del suo Genoa col Milan: “Compatti, concentrati, propositivi. Sì, sono soddisfatto per quanto fatto col Milan che è squadra forte. Abbiamo dato veramente tutto. Noi vogliamo fare altri punti e saremo decisi in ogni gara”.

Gilardino sta per firmare per altri due anni col Grifone e lui risponde con chiarezza sul futuro: “Il pensiero - dice il Mister - è di ripartire dal ritiro, per la nuova stagione e riconfermare tutto quanto di buono si è fatto, e farlo nel secondo anno non è mai semplice. Deve essere ben chiaro a tutti. Bisogna tenere i piedi ben fissi per terra, dal mio punto di vista, e ottenere il primo obiettivo stagionale anche l’anno prossimo, ossia i 40 punti. Da lì dovremo migliore nel collettivo e nei singoli, come abbiamo fatto quest’anno. Il Genoa ha tifosi incredibili, c’è una passione importante e bisogna lavorare per migliorarsi”.

A fine match ha parlato anche Mateo Retegui tornato a segnare dopo 70 giorni: “Io lavoro per andare agli Europei con la nostra nazionale azzurra ma voglio impormi qui. Per questo oggi sono contento per essere tornato al gol. Mi mancava il fatto di essere stato senza rete per un po’ e ora sono felice. Abbiamo fatto bene col Milan e quindi avanti così fino al termine della stagione”.

PORTOFINO - L'edizione 2024 delle Regate di Primavera non poteva andare nel migliore dei modi: al sole e alla cornice di Portofino - meravigliosa come sempre - si sono unite le condizioni ideali di regata che hanno permesso ai 19 equipaggi presenti di aprire la stagione della vela nel segno di una competizione all'ultimo "nodo". A vincere in tempo compensato è stata No Regret, l’Ice 52 di Felice Egidi, che ha trionfato nelle quattro prove che si sono susseguite nei tre giorni organizzati dallo Yacht Club Italiano. Nella classe Irc a ottenere il secondo posto è stata Soleag: non è bastato essere arrivata in quest’ultima regata nove minuti prima di No Regret al traguardo per tentare il sorpasso. 

Regata combattuta anche per gli equipaggi della classe Open che hanno visto il trionfo di Aori, il Wally 80 di Stefano Brunello, sempre prima in tempo reale in tutte le gare. Premio speciale per più line of honor per Arca, il maxi 100 piedi di Furio Benussi che è sempre arrivato primo fatta eccezione per l’ultima giornata, in cui Flying Nikka si è librata in volo, riuscendo così a raggiungere anche punte di 30 nodi di velocità.