Vai all'articolo sul sito completo

GENOVA - Lesione al bicipite femorale della coscia destra: ecco l'entità (resta da capire se la lesione sia di primo o secondo grado) del nuovo infortunio di Pedrola, protagonista di una stagione a dir poco tormentata nella Sampdoria. Lo spagnolo si è fatto male nuovamente ieri (era rientrato da un mese dopo il lungo stop che lo ha costretto al forfait dallo scorso ottobre, con successiva ricaduta) ancora nello stesso punto. Un bicipite femorale della coscia destra che si conferma dunque il tallone d'Achille di un giocatore dalle enormi potenzialità tecniche ma che non è stato assistito, almeno in questa stagione, sia dalle condizioni fisiche sia dalla buona sorte.

Uno stop che rappresenta un addio ai play off per Pedrola, proprio mentre la Sampdoria - dopo una stagione vissuta sempre in salita - ha saputo conquistare il pass per gli spareggi decisivi che mantengono vive le speranze di ritorno in serie A. Un vero peccato per i blucerchiati che non sono mai riusciti a gustarsi di fatto il tandem offensivo formato da Esposito e Pedrola, i due giocatori di maggiori qualità della squadra: ieri Pedrola si è fatto male da solo (senza il contrasto di nessun avversario) proprio su uno splendido lancio di Esposito che aveva liberato lo spagnolo in contropiede, in piena area di rigore.

Unica nota lieta quella legata ai rientri in gruppo di Barreca e Ronaldo Vieira, nella ripresa degli allenamenti della Samp oggi a Bogliasco: il primo potrebbe già essere disponibile per la gara di venerdì a Catanzaro - comunque utile per definire la griglia dei play off e per la conquista del possibile sesto posto da parte dei blucerchiati - mentre il secondo potrebbe recuperare nel caso in cui la Samp faccia strada nei play off. 

GENOVA - Alberto Gilardino si gode il pareggio a suon di gol (3-3) del suo Genoa col Milan: “Compatti, concentrati, propositivi. Sì, sono soddisfatto per quanto fatto col Milan che è squadra forte. Abbiamo dato veramente tutto. Noi vogliamo fare altri punti e saremo decisi in ogni gara”.

Gilardino sta per firmare per altri due anni col Grifone e lui risponde con chiarezza sul futuro: “Il pensiero - dice il Mister - è di ripartire dal ritiro, per la nuova stagione e riconfermare tutto quanto di buono si è fatto, e farlo nel secondo anno non è mai semplice. Deve essere ben chiaro a tutti. Bisogna tenere i piedi ben fissi per terra, dal mio punto di vista, e ottenere il primo obiettivo stagionale anche l’anno prossimo, ossia i 40 punti. Da lì dovremo migliore nel collettivo e nei singoli, come abbiamo fatto quest’anno. Il Genoa ha tifosi incredibili, c’è una passione importante e bisogna lavorare per migliorarsi”.

A fine match ha parlato anche Mateo Retegui tornato a segnare dopo 70 giorni: “Io lavoro per andare agli Europei con la nostra nazionale azzurra ma voglio impormi qui. Per questo oggi sono contento per essere tornato al gol. Mi mancava il fatto di essere stato senza rete per un po’ e ora sono felice. Abbiamo fatto bene col Milan e quindi avanti così fino al termine della stagione”.

PORTOFINO - L'edizione 2024 delle Regate di Primavera non poteva andare nel migliore dei modi: al sole e alla cornice di Portofino - meravigliosa come sempre - si sono unite le condizioni ideali di regata che hanno permesso ai 19 equipaggi presenti di aprire la stagione della vela nel segno di una competizione all'ultimo "nodo". A vincere in tempo compensato è stata No Regret, l’Ice 52 di Felice Egidi, che ha trionfato nelle quattro prove che si sono susseguite nei tre giorni organizzati dallo Yacht Club Italiano. Nella classe Irc a ottenere il secondo posto è stata Soleag: non è bastato essere arrivata in quest’ultima regata nove minuti prima di No Regret al traguardo per tentare il sorpasso. 

Regata combattuta anche per gli equipaggi della classe Open che hanno visto il trionfo di Aori, il Wally 80 di Stefano Brunello, sempre prima in tempo reale in tutte le gare. Premio speciale per più line of honor per Arca, il maxi 100 piedi di Furio Benussi che è sempre arrivato primo fatta eccezione per l’ultima giornata, in cui Flying Nikka si è librata in volo, riuscendo così a raggiungere anche punte di 30 nodi di velocità.

GENOVA - Nella giornata emozionante del ritorno di Sven Goran Eriksson al Ferraris una brutta notizia arriva dall'Argentina: è infatti morto oggi l'ex allenatore della Sampdoria, César Luis Menotti che proprio lo svedese (passato alla Lazio assieme a Roberto Mancini) aveva sostituito sulla panchina del doriani. Il celebre tecnico si è spento a 85 anni: a darne notizia è la federcalcio Albiceleste, la cui nazionale aveva allenato dal 1974 al 1982 vincendo i mondiali giocati in casa nel 1978.

Menotti, la cui carriera di allenatore si era conclusa nel 2008 sulla panchina dei messicani del Tecos, aveva allenato i blucerchiati per sole 8 partite, nel 1997. L'argentino, che a metà novembre aveva messo da parte appena 11 punti, venne quindi esonerato e sostituito da Vujadin Boskov. A fine stagione la Samp sarebbe arrivata ottava: nella stagione successiva i blucerchiati si sarebbero affidati prima a Luciano Spalletti, poi a David Platt, infine ancora a Spalletti e sarebbero al termine del campionato retrocessi in serie B.

Nella sua lunga e importante carriera Menotti ha allenato 16 squadre in 37 anni: tra queste due nazionali (Argentina e Messico) e club del calibro di Barcellona, Atletico Madrid, River Plate a Boca Junior. I suoi pochi mesi alla Samp resteranno gli unici passati in Italia.