Gli impronosticabili disegni del destino: a cavallo di due anni solari, sulla coda del 2025 e all’alba del 2026, ecco il Genoa chiamato a incrociare la strada dei suoi allenatori più vincenti nella storia recente.
Dall’Olimpico al Ferraris: emozioni a mille
Lunedì all’Olimpico avanti con la sfida alla Roma di Gian Piero Gasperini. Sabato, poi, al Ferraris è in arrivo il Pisa di Alberto Gilardino. Sia contro i giallorossi che di fronte ai toscani in palio ci saranno punti pesantissimi in chiave salvezza. Ma prima, inevitabilmente, un minimo di spazio per l’amarcord verrà per forza a galla. Siamo uomini, no?
Gli incroci con Gasperini ormai non fanno più notizia: negli ultimi anni il doppio confronto col tecnico di Grugliasco al timone dell’Atalanta ha rappresentato un punto fisso nel calendario. Indelebili le cavalcate del suo Genoa arrivato in Europa League, a un passo dall’ingresso in Champions League, col condimento di un calcio che ancor oggi viene ricordato come il più brillante quantomeno degli ultimi decenni.
Del tutto inedito, invece, lo scenario di Gilardino avversario del Grifone. In effetti, fa un certo effetto. Con Alberto, subentrato ad interim a Blessin, una promozione dalla serie B al primo colpo e un super campionato l’anno successivo, prima di un turbolento e contestatissimo esonero mai digerito da una piazza sempre e comunque schierata dalla sua parte.
Tocca a De Rossi specchiarsi in Gasp e Gila
Toccherà a Daniele De Rossi, non a uno qualsiasi, sfidare il passato felice del Grifone. Lui che sulla panchina della Roma c’è stato di recente, oltre a rappresentarne uno dei simboli più illuminati. Lui che con l’Alberto che suona il violino ha sollevato la coppa del mondo nel 2006 in Germania.
DDR legato a Gasperini e a Gilardino, in un mix che va dalla stima all’amicizia, all’ammirazione umana e calcistica. Insomma, a margine di confronti ad alto tasso di adrenalina, il mega libro dei ricordi legati dal filo rossoblù saprà senz’altro ritagliarsi qualche minuto d’intensa emozione.