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Il mister blucerchiato dopo il pareggio di Empoli: "Cuni ha segnato, è una notizia. Ghidotti lo difendo, Ricci si è messo a disposizione, Barak deve fare la differenza e stavolta lo ha fatto. Sono felice di dormire poco per questa squadra"
4 minuti e 48 secondi di lettura
di Marco Bisacchi
Salvatore Foti

Salvatore Foti ha gli occhi che gli si illuminano, quando parla di questa Sampdoria che - pur senza ancora vincere - esce da due pareggi di fila con Frosinone e Empoli. Non mancano i rimpianti nel post gara del Castellani ma i blucerchiati, dal punto di vista di gioco e di identità, sembrano in crescita. Anche se la classifica resta preoccupante. Per Foti - a causa della squalifica di Gregucci - la prima intervista post gara da protagonista. Lui che - al di là della mancanza del patentino - nei fatti è il principale riferimento del nuovo corso tecnico dei blucerchiati.

Dal Frosinone all'Empoli, due pareggi diversi. "Ripartiamo dal Frosinone. Quattro giorni, tre allenamenti. Abbiamo fatto venti minuti bene, abbiamo subito gli ultimi 25 minuti nel primo tempo. Poi nel secondo tempo la partita è andata nella nostra direzione, e se gli episodi ci avessero aiutato avremmo vinto la partita. Nei giudizi teniamo conto anche di questo. Andiamo oltre il passato, certe cose vanno evidenziate. Ai ragazzi oggi posso dire ben poco. Sono contento della partita che hanno fatto. Se c'era una squadra che doveva vincere era la nostra. Il rammarico è che non abbiamo vinto neppure una di queste due partite. Ma i giocatori mi stanno dando tutto. Prendo di positivo l'atteggiamento, il cuore, le idee. Si può fare meglio certo ma non posso pretendere la luna in otto giorni" dice Foti.

Gli stop di Abildgaard e Pedrola

Le scelte diverse in formazione, gli stop ad Abildgaard e Pedrola. "Ho premiato chi mi ha cambiato la partita. Se ci dobbiamo prendere un rischio, io e Gregucci ce lo prendiamo. Dobbiamo essere coerenti col lavoro che abbiamo iniziato. Parla il campo, non il campo. Ad Abildgaard forse è uscita la spalla, non sentiva mezza parte del corpo. Pedrola è da valutare, ha sentito qualcosa. Non so se sia una recidiva. Ha condizionato la partita in quel momento, avevamo pensato di forzare la partita per mettere Pedrola al posto di Ioannou".

Il gol di Cuni

La Samp crea tanto ma segna poco. "I dati sono importanti, alcuni sono anche evidenti. Ovviamente spero che la squadra faccia due o tre gol a partita. Una cosa che ci portiamo dietro come Samp da un po' di tempo. Oggi ha segnato Cuni, non Coda. E' già una notizia. Abbiamo avuto diverse occasioni, soprattutto il primo tempo con Marvin che gli sono cedute le gambe. Sviluppi fatti bene. Non posso chiedere la luna. Mi interessano che si facciano determinate cose. La squadra mi sta dando tutto. Abbiamo il rammarico che ci mancano 2 punti in queste due partite. Col Frosinone forse poteva starci il pareggio" dice Foti.

Ricci uomo d'ordine fondamentale. Serve un giocatore con queste caratteristiche a questa Samp. "Ci vuole un giocatore d'ordine a centrocampo, conoscete la mia scuola. Ho imparato da Giampaolo, poi ho fatto il tirocinio con Mourinho. Matteo Ricci è stato un giocatore convocato in nazionale, non dimentichiamolo. Un giocatore che dal primo allenamento si è messo a disposizione ed è ben voluto dai compagni. Mi piace. Matteo come Jordan Ferri, a seconda delle partite, le scelte possono dipendere da molti fattori".

L'errore di Ghidotti

L'incertezza di Ghidotti sul gol dell'Empoli. "Ci portiamo tante cose da queste due partite. Ogni partita ci dà qualcosa. Su Ghidotti dico sempre che ho la massima fiducia. Voglio coraggio. Voglio gente che sbaglia per coraggio. L'errore nel calcio ci sta. Da fuori non si sbaglia mai, da fuori tutti fanno le scelte giuste. Il mio portiere è Ghidotti e lo difenderò sempre finché avrà coraggio. In difesa abbiamo rischiato solo su palla inattiva, altre non ne ricordo. Ci stiamo lavorando sulle palle inattive, non deve diventare un'ossesione. Abbiamo marcato a uomo sugli angoli" le parole del tecnico blucerchiato.

Che segnale è l'immediato pareggio contro l'Empoli? "Segnale importantissimo. Sono dei tasti che stiamo toccando tutti i giorni. Palla messa in mezzo, i ragazzi subito hanno pensato a giocare. Non è scontato anche per quello che molti di loro si portano. Il peso di giocare per la Sampdoria, con tutto il rispetto per l'Empoli che è una città e una squadra a chi voglio molto bene, è diverso. Devo capire la differenza tra giocare in casa e in trasferta. Mi interessa la prestazione, tante prestazioni ti portano alla vittoria".

La profezia di Giampaolo

L'emozione della sua vera "prima" da allenatore della Sampdoria. "La mia storia la conoscete. Io ho smesso di giocare molto giovane. Il primo infortunio l'ho avuto a Empoli. Il presidente Corsi voleva comprarmi all'Empoli, poi mi sono fatto male. E' stata la Sampdoria che mi ha dato la possibilità di cambiare lavoro con Giampaolo. E' stato lui a dirmi a Ponte di Legno che un giorno sarei diventato allenatore della Sampdoria. Se lo ha detto lui, allora poteva succedere. Ho sempre lavorato con quell'obiettivo barra sogno. Leggo di esperienza. Leggo di finali europee con Mourinho. Se ho accettato la Sampdoria è perché me la sono sentita di prenderla. Sono felice di dormire poco per la Sampdoria e di lavorare per la Sampdoria. E di lavorare per i miei giocatori. Sono contento. Ma ripeto, in due partite mancano due punti" dice il mister doriano.

Barak, bastone e carota

Barak deludente col Frosinone, a Empoli decisivo con l'assist per Cuni. "Con Barak ci abbiamo parlato. Barak in B deve fare la differenza. Le possibilità gli saranno date dall'inizio o a partita in corso. I fischi della nostra gente, dei nostri tifosi sono normali. Tutti si aspettano di più. Ma io e Gregucci non abbandoniamo nessuno che è attaccato alla causa. Antonino lavora bene. A Barak oggi è nato un figlio, è venuto a giocare la partita per la squadra. Senza partire dall'inizio, ha fatto molto bene" dice Foti.

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