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Sport

1 minuto e 45 secondi di lettura
di Carlo Danani
I giocatori e Vieira sotto la Gradinata Nord a fine partita

Patrizio Masini e una delusione cocente. Che non si riesce a mascherare. Sette giornate di campionato senza lo straccio di una vittoria, l’ultimo posto in classifica e una cifra di gioco in chiara difficoltà a produrre anche il minimo sindacale rappresentano macigni sempre più complicati da reggere. In più, a fine partita ecco la pioggia di fischi del Ferraris: non capitava da tempo. Credito finito insomma, tutto e tutti in discussione. Con un quadro quasi impronosticabile soltanto qualche settimana fa.

Dallo spogliatoio servono in fretta risposte chiare

Per il gruppo squadra parla per tutti Patrizio Masini: tocca a lui traghettare davanti ai microfoni i sentimenti di uno spogliatoio chiamato in fretta a dare risposte concrete di fronte a una realtà sempre più spinosa. Parole sentite ed emozionate le sue, perché per il ragazzo questi colori ormai da anni sono diventati speciali.

“Siamo rammaricati per questa mancata vittoria – racconta il centrocampista rossoblù – Capiamo bene la frustrazione dei nostri tifosi, siamo veramente dispiaciuti. Da un altro punto di vista, però, ci dà forza un atteggiamento da parte della squadra che non è stato sbagliato. Non sono arrivati i tre punti, vero, ma abbiamo creato diverse palle gol nitide”.

Poi aggiunge: “Era una partita da vincere, di questo siamo pienamente consapevoli. Non vuole essere una scusante, ma il Parma dopo che è rimasto in dieci uomini si è abbassato tanto e così tra le linee c’erano veramente pochi spazi”.

“Ci vuole maggiore serenità nell’ultimo passaggio”

Avanti con i giorni di una riflessione che non potrà non essere profonda e accurata. Ma quello che ormai è diventato uno dei simboli del Genoa attuale non ha perso la speranza: “Già da domenica prossima a Torino dovremo cercare la vittoria. Naturale che tramite il lavoro cercheremo di crescere e di migliorare. Ci sta mancando qualcosa negli ultimi metri. Contro il Parma l’area l’abbiamo riempita, ma non è andata bene. Credo ci voglia maggiore serenità nella scelta dell’ultimo passaggio”.

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