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LA SPEZIA - Conto alla rovescia verso il fischio d'inizio di Cosenza - Spezia. Il match valido per la penultima giornata del campionato di Serie rappresenta uno snodo chiave per la stagione di entrambe le squadre, in lotta rispettivamente per Play-Off e salvezza diretta. Il fischio d'inizio è previsto per le ore 15 di domani, domenica 5 maggio, allo stadio "San Vito-Gigi Marulla" di Cosenza.

Gli uomini di D'Angelo vanno a caccia di tre punti che potrebbero risultare decisivi, ma di fronte avranno una delle squadre più in forma del campionato, con bomber Gennaro Tutino in gran spolvero. L'attaccante di proprietà del Parma è stato fin qui capace di segnare 17 gol, più della metà delle reti complessive messe a segno da tutto lo Spezia, attualmente peggior attacco del campionato (32 reti all'attivo).

Il tecnico aquilotto, però, difficilmente farà calcoli, nonostante le diffide di Mateju e Nikoloau e la forma fisica non ottimale di parecchi interpreti. Difficile però ipotizzare in campo dal primo minuto sia Falcinelli che Di Serio: tra i due potrebbe esserci una staffetta durante il match. Data tale situazione, dovrebbe rivedersi Kouda dall'inizio al fianco di Verde, entrambi a supporto della punta. 

Sta meglio Reca, ma il polacco potrebbe risultare un fattore a gara in corso, subentrando ad Elia, uno dei più provati dal tour de force dell'ultimo periodo.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

COSENZA (3-5-2): Micai; Meroni, Camporese, Fontanarosa; Marras, Voca, Viviani, Antonucci, Frabotta; Tutino, Forte. All. Viali

SPEZIA (3-4-2-1): Zoet; Mateju, Nikolaou, Hristov; Elia, Esposito, Nagy, Vignali; Verde, Kouda; Falcinelli. All. D’Angelo

GENOVA - Era il giugno del 2023 quando il campo da hockey su prato “Giorgio Arnaldi” del Lagaccio, era stato inaugurato dopo radicali lavori di adeguamento effettuati dal comune di Genova: ristrutturato con un manto erboso sintetico di ultima generazione, aveva bisogno, per essere completo, delle panchine a bordocampo. Così oggi, nell’anno in cui Genova è capitale europea dello sport, l’intervento è stato fatto dalla Federazione Italiana Hockey (Fih) grazie a un accordo per la fornitura con A.Se.F. Srl, la società di onoranze e trasporti funebri pubblico partecipata che da diversi anni è attiva in ambito sociale e nel sostegno allo sport in città.

Quest'oggi, in occasione del match della massima serie tra Superba e Cus Pisa, le nuove strutture sono state inaugurate dal presidente del comitato regionale ligure Fih Franco Melis e dall’amministratore unico di A.Se.F. Maurizio Barabino. "L’hockey su prato è un movimento in crescita costante – commenta l'avvocato Maurizio Barabino –, solo a Genova la Federazione conta oltre 500 iscritti. La Liguria è la prima regione in Italia nel rapporto tra numero di praticanti e numero di abitanti. L’attività federale si basa sul lavoro di molti volontari, tra cui anche il presidente ligure Melis. Abbiamo accolto la sua richiesta di sostegno, felici di portare a termine un lavoro che era stato avviato dal comune di Genova, che si era fatto carico della maggior parte degli oneri con la ristrutturazione del campo". Nell’accordo tra Fih e A.Se.F., oltre alla fornitura delle panchine, vi è la stipula di una convenzione che prevede agevolazioni e sconti per tutti i tesserati liguri ed i loro familiari che vengano a trovarsi nel difficile momento di una perdita.

"A.Se.F. è una società pubblico partecipata che è fortemente impegnata nel sostegno alle attività socialmente rilevanti – ha spiegato Franco Melis –. Siamo felici che i suoi vertici, Maurizio Barabino e Franco Rossetti, abbiano valutato positivamente la nostra richiesta e ci abbiano affiancati nel completamento della struttura del Lagaccio". Il “Giorgio Arnaldi” ha infatti una valenza particolare a livello cittadino. "È l’unico campo in ambito comunale che abbia le caratteristiche per ospitare partite agonistiche della massima serie – spiega il presidente ligure della Fih – È un teatro perfetto per ospitare incontri a 11 di una disciplina sportiva in grande ascesa". L'hockey su prato è uno sport molto dinamico e performante, che non richiede caratteristiche fisiche particolari. Nel 2020 l’hockey su prato è stato accolto tra le discipline del Trofeo Ravano, dando grande impulso al tesseramento dei più giovani.

GENOVA - Una società con una struttura finanziaria solida e che consenta sia al Genoa che alla Sampdoria di giocare al Ferraris nel caso non dovessero essere le stesse società a trovare l'accordo: sono questi i requisiti imprescindibili da cui partire per individuare il nuovo proprietario dello stadio di Genova secondo il vicesindaco Pietro Piciocchi, che interpellato da Primocanale ha fatto il punto della situazione dopo la visita di ieri all'impianto col general manager di Cds Holding Massimo Moretti e una delegazione dell'azienda.

Acquisto stadio, costruttori del Waterfront in visita al Ferraris: "Analizziamo questa opportunità" - LA NOTIZIA

"Per noi l'opzione numero uno sono le squadre e qualunque operatore terzo che dovesse subentrare, anche con molta esperienza, dovrà accordarsi con loro perché in quello stadio giocheranno sempre Genoa e Sampdoria, sarà sempre il loro stadio" ha premesso Piciocchi, che ha spiegato come il progetto del Comune non sia quello di un "mero restyling" ma "un progetto ambizioso di rigenerazione di Marassi", un'occasione da cogliere "per far fare un salto di qualità a tutta l'area".

Già, le squadre: Genoa e Samp hanno mancato due scadenze (LEGGI QUI), fatto che ha convinto il Comune a guardarsi attorno e che ha dato vita al blitz di ieri con Cds Holding. Le società hanno presentato alcuni documenti, "che stiamo esaminando" dice Piciocchi, e un progetto architettonico per cui il comune ha chiesto integrazioni su indagini geologiche e strutturali.

Ma il vero nodo è quello economico: "È una fase in cui l'impatto dell'operazione non è chiaro - spiega il vicesindaco -, i numeri per ora sono approssimativi, a noi serve affidare questo progetto ad una struttura finanziaria solida". Insomma, Genoa e Samp con o senza 'newco' costituita ad hoc per l'acquisto congiunto, - "lo scenario della singola squadra non si è prefigurato e noi lo abbiamo escluso, tant'è vero che si sono impegnati a costituire una società" ha sottolineato Piciocchi -, di garanzie per ora non ne hanno ancora date.

A Tursi possono comunque sorridere. Il progetto ha già incontrato l'interesse di un colosso come Cds Holding, un movimento che "identifica Genova come una città attrattiva": "Il fatto che grandi realtà immobiliari si interessino è musica per le mie orecchie - dice Piciocchi -, si sono fatti avanti anche grossi studi di architettura (non quello di Renzo Piano, ndr) e gruppi importanti che fanno stadi ma per ora a parte le squadre e Cds Holding non ci sono investitori a monte".