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Dejan Stankovic, dopo la sconfitta di Torino, non esclude ogni ipotesi: "Sono pronto a fare qualsiasi cosa, non ho problemi a metterci la faccia. Sono felicissimo di essere in Serie A con la Sampdoria: mi sento privilegiato di poter lavorare in questo campionato. Se io sono il problema, mi tolgo. Non ho contro nessuno, ma sono io contro me stesso: non voglio polemiche - dice ai microfoni di Sky - perché sabato ci aspetta una partita importante per questa maglia, per il club e per i tifosi. Cercherò di isolare la squadra e di prepararla al massimo per rispondere con orgoglio".

Quindi, in conferenza stampa, il tecnico serbo ribadisce il concetto: "L'avevamo preparata bene, sapevamo la forza del Toro e abbiamo risposto in maniera giusta. Non era una brutta Samp. Ma non è bastato, è arrivata un'altra sconfitta con zero gol fatti e si potevano evitare quelli subiti. Anche il primo tempo contro la Fiorentina non era stato male. Stasera non posso rimproverare mancanza di impegno, doveva andarci un minimo di episodio a favore per darci una carica. Sembra che tutti abbiamo una tonnellata sulle spalle, in certe situazioni andiamo in confusione per fretta e frenesia. Con uno o due risultati positivi avremo più tranquillità, siamo tutti in discussione: io per primo. Dopo sabato, che per me sarà la partita della vita, sarà un mese che sono qui e poi vedremo cosa succederà".

"Parlo come uomo e non come allenatore: stiamo vivendo una situazione non facile, soffro insieme a loro. Lotti e crei, ma alla prima mezza disattenzione prendi gol. Ti crolla una tonnellata addosso, ci sono tanti giocatori che mancano e non riusciamo a segnare. Noi ci arriviamo, questa sera avremo fatto una decina di cross ma o è corto, o è lungo, o esce il portiere. Non è facile, lo ripeto da uomo e non è una scusa. Abbiamo dato il 120% e non è bastato, è frustrante. Abbiamo parlato e ho chiesto il favore di preparare la gara contro il Lecce come se fosse l'ultima. Mi dispiace per i tifosi, hanno ragione perché non facciamo punti e gol. Capisco la contestazione, prendiamo fischi e schiaffi. Sabato sarà una bella prova, da uomini".

Stankovic esclude effetti negativi delle pressioni: "Se non viviamo con la pressione, dobbiamo cambiare mestiere. Ogni giorno, anche nella vita, siamo sotto pressione. Se vogliamo togliere la pressione, il calcio non esiste: chi lotta per il titolo, per la Champions, per la salvezza come noi, ognuno ha la sua pressione. Non esiste qualcuno che voglia il successo senza le pressioni addosso. Questa volta devo caricare così la squadra, non dobbiamo nasconderci: voglio vincere in casa, farò di tutto per farlo. So che non basterà, ma muoverà la classifica. Poi vediamo cosa succede. E' facile sparare sulla croce rossa, accetto tutto, ma dopo sabato vediamo dove siamo. Io per primo".

Infine sull'espulsione: "Mi sono preso con Radonjic, gli urlavo di buttare la palla fuori - dice a Dazn - perché Rincon era per terra, era caduto malissimo. Contro la Fiorentina abbiamo preso gol con Bereszynski che era per terra, non hanno buttato il pallone fuori in quella circostanza. Per questo ho urlato a Radonjic in serbo di buttare palla fuori e sono entrato dentro il campo ma non ho insultato l'arbitro nella maniera più assoluta. Quando l'ho visto col cartellino rosso non ci potevo credere, Tudor in un Marsiglia-Tottenham era entrato in campo di cinque metri. C'era Juric che mi ha abbracciato, mi ha portato via dicendomi: vai via che prendi cinque giornate. Io gli ho risposto: 'Per cosa?'. Non accetto il rosso perché non ho parlato con l'arbitro, parlavo con Radonjic perché avevo la fobia per quanto accaduto tre giorni prima".

La Sampdoria cade anche a Torino, senza opporre resistenza o quasi a una squadra granata che senza strafare segna nel primo tempo con Radonjic e raddoppia nella ripresa con Vlasic. Anche stavolta non ci sono state occasioni da rete per il Doria. Non è servita la maglia giallocerchiata, vittoriosa a Cremona, per garantire un risultato positivo alla squadra di Stankovic, espulso per proteste dopo il raddoppio torinista. Inutile il sostegno degli oltre 1500 trasfertisti presenti nel settore ospiti, che a fine partita hanno chiamato i giocatori sotto la curva, invitandoli - con una frase colorita - a tirar fuori il carattere. Adesso la partita di sabato col Lecce diventa davvero un'ultimissima spiaggia.

Stankovic sceglie difesa a tre, con i recuperati Amione e Murillo accanto a Colley; esterni a tutto campo Bereszynski e Augello, in mezzo Rincon, Yepes Laut e Djuricic, davanti Montevago e Caputo. La Sampdoria è seguita da oltre 1500 tifosi (foto gentilmente concessa da Franco Martini del club di Recco).

LA CRONACA
PRIMO TEMPO

6' ammonito Ricci per trattenuta su Djuricic.
19' ammonito Amione per fallo su Schuurs, costretto a uscire a beneficio di Buongiorno.
23' gran parata di Audero su Radonjc.
29' GOL TORINO. Radonjic affonda, scambia con Vlasic e in girata conclude alla destra di Audero. 1-0.
34' Prima conclusione della Sampdoria, con Djuricic che conclude dalla distanza poco a destra del palo della porta di Milinkovic Savic.
40' colpo di testa di Montevago, troppo centrale: facile la parata di Milinkovic-Savic.

SECONDO TEMPO
49' colpo di testa di Vlasic, parata sicura di Audero.
52' ammonito Yepes Laut per fallo su Ricci.
57' girata velenosa di Vlasic, Audero para.
59' GOL TORINO. Vlasic è libero di girarsi in area e concludere verso il palo lontano. 2-0. Subito dopo Stankovic viene espulso per proteste.
66' Yepes Laut sfiora l'autorete con uno sconcertante colpo di testa all'indietro.
68' due cambi nel Doria: Verre e Gabbiadini per Yepes Laut e Djuricic.
70' altro cambio nel Doria: fuori Murillo e dentro Ferrari.
80' ammonito Colley: già diffidato, salterà la partita con il Lecce.
83' entrano Villar e Murru per Amione e Rincon.
86' prova Bereszynski dalla distanza, il tiro si infrange su Zima.

TORINO-SAMPDORIA 2-0
RETI: 29’ Radonjic, 59' Vlasic
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Zima, Schuurs (23’ p.t. Buongiorno), Rodriguez; Singo, Linetty, Ricci, Vojvoda; Miranchuk, Radonjic (42’ s.t. Seck); Vlasic (46’ s.t. Ilkhan). All,: Juric.
SAMPDORIA (3-4–1-2): Audero; Amione (38’ s.t. Murru), Colley, Murillo (25’ s.t. Ferrari); Bereszynski, Rincon (39’ s.t. Villar), Yepes (23’ s.t. Verre), Augello; Djuricic (23’ s.t. Gabbiadini); Montevago, Caputo. All. Stankovic.
ARBITRO : Massa di Imperia
NOTE: Ammoniti: Ricci (T), Amione (S), Yepes (S), Colley. Espulsi: 15’ s.t. Stankovic (S)

 

LA SPEZIA - Archiviato il pareggio del Picco contro l'Udinese, lo Spezia torna subito al lavoro per preparare la prossima sfida, che vedrà la squadra di Mister Gotti impegnata domenica, ore 15, a Verona contro l'Hellas, in una sfida delicatissima per la salvezza.

Aquile impegnate in mattinata sul terreno del "Comunale" di Follo nella consueta seduta post partita: seduta di scarico per i giocatori impegnati nella gara di ieri, lavoro sul campo invece per tutto il resto del gruppo con esercitazioni tecniche e partitelle a campo ridotto.

Sulla situazione infortuni, Gyasi prosegue nel percorso di terapie che lo vedranno tornare in campo quasi certamente dopo la sosta mondiali, in cui il Ghanese dovrebbe essere protagonista con la sua nazionale.

Le novità nell'elenco degli infortunati sono rappresentate da Dragowski - fermatosi ieri nel riscaldamento a causa di un problema alla schiena - e Reca - uscito anzitempo contro l'Udinese, dopo aver condotto un'ottima prestazione, trovando anche il suo primo gol in maglia bianca.

La sensazione è che il portiere Polacco sarà ristabilito in tempo per Verona, mentre per rivedere in campo Reca si dovrà per forza di cose aspettare il 2023. 

Lo Spezia si ritroverà domani, giovedì pomeriggio, in cui è in programma una nuova seduta di allenamento.

La Sampdoria cade anche a Torino, senza opporre resistenza o quasi a una squadra granata che senza strafare segna nel primo tempo con Radonjic e raddoppia nella ripresa con Vlasic. Anche stavolta non ci sono state occasioni da rete per il Doria. Non è servita la maglia giallocerchiata, vittoriosa a Cremona, per garantire un risultato positivo alla squadra di Stankovic, espulso per proteste dopo il raddoppio torinista. Inutile il sostegno degli oltre 1500 trasfertisti presenti nel settore ospiti. Adesso la partita di sabato col Lecce diventa davvero un'ultimissima spiaggia.

Stankovic sceglie difesa a tre, con i recuperati Amione e Murillo accanto a Colley; esterni a tutto campo Bereszynski e Augello, in mezzo Rincon, Yepes Laut e Djuricic, davanti Montevago e Caputo. La Sampdoria è seguita da oltre 1500 tifosi (foto gentilmente concessa da Franco Martini del club di Recco).

LA CRONACA
PRIMO TEMPO

6' ammonito Ricci per trattenuta su Djuricic.
19' ammonito Amione per fallo su Schuurs, costretto a uscire a beneficio di Buongiorno.
23' gran parata di Audero su Radonjc.
29' GOL TORINO. Radonjic affonda, scambia con Vlasic e in girata conclude alla destra di Audero. 1-0.
34' Prima conclusione della Sampdoria, con Djuricic che conclude dalla distanza poco a destra del palo della porta di Milinkovic Savic.
40' colpo di testa di Montevago, troppo centrale: facile la parata di Milinkovic-Savic.

SECONDO TEMPO
49' colpo di testa di Vlasic, parata sicura di Audero.
52' ammonito Yepes Laut per fallo su Ricci.
57' girata velenosa di Vlasic, Audero para.
59' GOL TORINO. Vlasic è libero di girarsi in area e concludere verso il palo lontano. 2-0. Subito dopo Stankovic viene espulso per proteste.
66' Yepes Laut sfiora l'autorete con uno sconcertante colpo di testa all'indietro.
68' due cambi nel Doria: Verre e Gabbiadini per Yepes Laut e Djuricic.
70' altro cambio nel Doria: fuori Murillo e dentro Ferrari.
80' ammonito Colley: già diffidato, salterà la partita con il Lecce.
83' entrano Villar e Murru per Amione e Rincon.
86' prova Bereszynski dalla distanza, il tiro si infrange su Zima.

TORINO-SAMPDORIA 2-0
RETI: 29’ Radonjic, 59' Vlasic
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Zima, Schuurs (23’ p.t. Buongiorno), Rodriguez; Singo, Linetty, Ricci, Vojvoda; Miranchuk, Radonjic (42’ s.t. Seck); Vlasic (46’ s.t. Ilkhan). All,: Juric.
SAMPDORIA (3-4–1-2): Audero; Amione (38’ s.t. Murru), Colley, Murillo (25’ s.t. Ferrari); Bereszynski, Rincon (39’ s.t. Villar), Yepes (23’ s.t. Verre), Augello; Djuricic (23’ s.t. Gabbiadini); Montevago, Caputo. All. Stankovic.
ARBITRO : Massa di Imperia
NOTE: Ammoniti: Ricci (T), Amione (S), Yepes (S), Colley. Espulsi: 15’ s.t. Stankovic (S)

Il Genoa ha aggiornato i tifosi sulle condizioni di Marko Pajac, che durante la partita di Terni si era procurato una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Ieri il calciatore si è sottoposto ad intervento chirurgico e il Genoa ha diramato la seguente nota medica: “Il Genoa cfc comunica che il giocatore Marko Pajac è stato sottoposto nella giornata di ieri ad intervento chirurgico al ginocchio sinistro presso la Clinica Hochrum di Innsbruck“.