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Primo giorno da presidente di Marco Lanna a Bogliasco. L'ex calciatore blucerchiato - campione d'Italia 1991 e vincitore di altri trofei tra cui la Coppa delle Coppe 1990, nel primo periodo della militanza doriana chiuso nel 2002 per dare una mano alla squadra in difficoltà in B - è tornato al centro sportivo frequentato da calciatore per molti anni, per inaugurare la sua esperienza da 19° patron (primo ex calciatore) in 75 anni di storia.

Il genovese Lanna non aveva certo bisogno di una guida, visto che conosce benissimo Bogliasco. Il neopresidente ha avuto un incontro con il tecnico Roberto D'Aversa, in margine al giro di test e tamponi effettuati nel gruppo squadra in vista della ripresa della preparazione, nel giorno di San Silvestro, in vista del primo impegno agonistico del 2022, il 6 gennaio alle 12,30 a Marassi contro il Cagliari.

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Si allarga il focolaio Covid allo Spezia. Dopo Victor Kovalenko, sono risultati infatti positivi in modalità asintomatica altri tre calciatori. Si tratta di Rey Manaj, Petko Hristov e Mbala Nzola. I giocatori sono in isolamento fiduciario e non è una buona notizia per Motta, che si trova alle prese con quattro defezioni importanti in vista delle prime partite del 2022, Verona al Picco il 6 e Genoa a Marassi il 9. Il tecnico spera che i contagi non si estendano, anche perché i giocatori finora risultati positivi sono tutti titolari fondamentali nello scacchiere tattico di Motta.

Davvero un nuovo grattacapo non da poco per l'allenatore italo-brasiliano, rimasto in panchina più per il rifiuto di Marco Giampaolo rispetto alla proposta di subentro rivoltagli dal ds Pecini, che a suo tempo lo aveva portato alla Sampdoria, che per la fiducia della società, in forse non tanto per i risultati (lo Spezia viene da quattro punti nelle ultime due gare con Empoli e a Napoli) quanto per i rapporti difficili con gran parte del gruppo. La durezza eccessiva degli allenamenti e il cambio troppo frequente di assetto tattico, oltre alle frizioni individuali con alcuni giocatori, sono il carico che Motta deve smaltire per allontanare da sé l'ombra di Rolando Maran e Davide Nicola, alternative tuttora nell'agenda della dirigenza.

“Il nuovo Cda è propedeutico alla vendita della Sampdoria ad un nuovo proprietario". E' l'interpretazione collettiva derivata dai diversi passaggi che hanno visto protagonisti il trustee (ovvero il custode) del trust Rosan che controlla la Sampdoria, Gianluca Vidal ed il consiglio di amministrazione formato da Marco Lanna, Alberto Bosco, Antonio Romei e Gianni Panconi.


Primocanale è in grado di spiegare come intendono procedere, Trustee e nuovo Consiglio di amministrazione, per raggiungere l'obiettivo senza incorrere nel rischio di incappare nella cosiddetta revocatoria. La Sampdoria si affiderà ad un soggetto terzo, diverso dagli azionisti e dagli amministratori, per far valutare il potenziale prezzo di vendita del club, tenendo conto di crediti e debiti, attivi e passivi: si tratta della cosiddetta “perizia asseverata”.


Il tecnico prescelto, generalmente si tratta di una società specializzata, non si limiterà a redigere la perizia, ma ne assevererà la veridicità dei contenuti e la correttezza /professionalità dimostrata nell’adempiere al compito. Se ne assumerà quindi tutte le responsabilità, confermandone la certezza dei contenuti sotto la propria personale responsabilità e attestandone, con un’apposita dichiarazione riportata nella perizia stessa, la veridicità; questo soggetto terzo risponderà, così, anche penalmente per eventuali falsi ideologici, oltre che materiali, in essa contenuti.


Che cosa significa, tradotto in parole semplici? Facciamo un esempio con cifre assolutamente generiche: la Sampdoria dalla perizia asseverata risulterà valere 100 milioni, il monte debitorio è per ipotesi di 70, il prezzo di vendita sarà dunque di 30 milioni. Il Trustee, in accordo con il Cda, potrà vendere la società eventualmente ad una cifra superiore in presenza di un'asta tra più potenziali acquirenti, ma NON ad una inferiore.


Ricordiamo inoltre che tra gli asset della Sampdoria c'è anche il marchio, sulla cui situazione è opportuno rammentare quanto segue. Ai tempi di Riccardo Garrone presidente venne effettuata un’operazione di leasing con il Mediocredito centrale per circa 25 milioni di euro. La banca ha in garanzia il marchio della Sampdoria ed una fidejussione della San Quirico spa, holding delle famiglie Garrone-Mondini. Tecnicamente è come un mutuo: si pagano rate annuali con interessi, sino all'estinzione del debito.


Al trasferimento della Samp a Massimo Ferrero nel 2014 i Garrone lasciarono in piedi l’operazione e la Sampdoria ha sempre onorato le rate e ad oggi il debito residuo è di circa 9 milioni. Si tratta dell'unico rapporto economico mantenuto nel tempo dai Garrone con Ferrero. Quel “famigerato” 4,76 % dell'Unione Fiduciaria non è dei Garrone, come sostenuto da alcuni, anzi, tutto lascia ipotizzare che sia comunque riconducibile al gruppo Ferrero, allo scopo, diciamo così, di intorbidire un po' le acque.

 

C'è grande attesa per il debutto di Marco Lanna a Marassi nelle vesti di presidente della Sampdoria, ma le nuove regole governative sul contenimento della pandemia hanno indotto la società blucerchiata a sospendere la prevendita. Si profila infatti una nuova riduzione della capienza al 50% dei posti disponibili, con accesso ulteriormente limitato ai titolari di super green pass.

Sul sito della società che emette i biglietti della partita, si legge infatti "Vendite sospese in attesa di conoscere i contenuti del nuovo Decreto Ministeriale in materia di capienze negli impianti sportivi".

Proprio ieri la Federclubs aveva lanciato un appello ai tifosi per accorrere in massa allo stadio, per salutare la fine formale della presidenza più contestata della storia del club e l'avvendo di un ex scudettato sulla poltrona più rappresentativa della tribuna d'onore.

Trattativa praticamente chiusa per il difensore dello Young Boys Silvan Hefti. Ventiquattrenne dello Young Boys club elvetico di primo piano visto che ha militato in Champions, Hefti gioca come terzino destro ma occupa anche la posizione di centrale. L'operazione è stata definita con l'acquisto per un costo di 5 milioni di euro.

 

È il primo colpo della nuova proprietà. Le indiscrezioni sono in pratica state confermate in serata. Per Shevcenko arriva dunque un giocatore già pronto. Lo svizzero ha militato anche nella nazionale rossocrociata. Ora si attende anche l'arrivo in prestito dall'Atalanta del giovane attaccante Piccoli.