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GENOVA - Conto alla rovescia per la sfida di venerdì a Palermo (ore 20,30) per la Sampdoria. Una gara da dentro o fuori per i blucerchiati, chiamati a vincere in Sicilia per conquistare l'accesso alle semifinali play off. Pirlo deve sciogliere gli ultimi dubbi ma sembra intenzionato ad affidarsi ai giocatori di maggiore esperienza: in rialzo le quotazioni di Piccini e Kasami, davanti dovrebbe esserci nuovamente spazio per Borini e Esposito alle spalle di De Luca. Verso una maglia da titolare in mezzo al campo Yepes, che - pur saltando l'ultimo match di Catanzaro - è stata la vera rivelazione della stagione per i blucerchiati.

Oggi a Bogliasco allenamento mattutino. Si è fermato Girelli per un fastidio muscolare, ancora lavoro a parte per Murru, terapie specifiche per Pedrola. Domani l'allenamento di rifinitura, la conferenza pre partita di Pirlo e quindi la partenza in volo charter per Punta Raisi.

La Samp sarà seguita a Palermo anche da un buon numero di tifosi, nonostante la trasferta sia riservata ai soli possessori di tessera del tifoso: molti i supporters blucerchiati che avevano già prenotato aerei e alberghi nei giorni scorsi, senza neppure avere la certezza della possibilità di accesso al settore ospiti, dove peraltro la vendita è riservata - oltreché ai tesserati - anche ai soli residenti in Liguria.

I gruppi della Sud saranno comunque vicini alla squadra e si sono dati appuntamento domani nel primo pomeriggio all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova per caricare Stankovic e compagni prima della partenza per Palermo. 

L'arbitro di Palermo-Sampdoria sarà Colombo di Como. Assistenti: Lo Cicero di Brescia e Mondin di Treviso. Quarto ufficiale: Collu di Cagliari. VAR: Mariani di Aprilia. AVAR: Meraviglia di Pistoia.

A quasi una settimana dalla vittoria dello Spezia per 2-1 nei confronti del Venezia decisiva per la permanenza degli aquilotti in B, è tornato a parlare il presidente Philip Platek Jr. Il numero uno della società di Via Melara ha voluto ringraziare tutti: giocatori, allenatore e tifosi.
 
"Ho aspettato qualche giorno prima di rilasciare dichiarazioni perché credo fosse giusto lasciare spazio alle parole e alle immagini dei protagonisti della fantastica rimonta in campionato, culminata con l'entusiasmante vittoria contro il Venezia, che ci ha permesso di festeggiare l'obiettivo che ci eravamo prefissati a gennaio, dopo un inizio sicuramente difficile e non in linea con le aspettative di tutti.

Voglio ringraziare ogni singolo giocatore per aver dato sempre il massimo, senza mai mollare, anche quando la strada sembrava essere una salita particolarmente ripida, dimostrando serietà e spirito di sacrificio fino all'ultimo momento. 

Un grande ringraziamento va all'allenatore Luca D'Angelo e al suo instancabile staff per aver creduto fin dal primo giorno nella possibilità di ribaltare le sorti della stagione, trasmettendo a tutti fiducia, consapevolezza e determinazione. 

Ringrazio anche tutta la dirigenza e tutti i collaboratori che, ognuno per il proprio compito, hanno saputo dare un contributo fondamentale alla nostra causa.

Infine, un ringraziamento speciale va a tutti i tifosi, che hanno dimostrato a tutti noi come trasformare la delusione e la sofferenza in forza, non lasciando mai la squadra da sola e sostenendola in modo incredibile fino alla fine, quando il "Picco" è stato ancora una volta all'altezza della sua fama, spingendo le nostre Aquile alla vittoria.  

Ora è tempo di analizzare il campionato appena concluso, tracciare un bilancio e iniziare a preparare con attenzione e serietà la prossima stagione, ripartendo dall'incredibile atmosfera di venerdì scorso, quando il "Picco" e la sua gente hanno scritto una nuova pagina nel glorioso libro della storia dello Spezia Calcio. 

Forza Aquile!"

LA SPEZIA - Terminata la travagliata stagione di Serie B con il raggiungimento della salvezza, lo Spezia può iniziare a programmare il futuro. Alla base del progetto di rilancio dovrà esserci mister Luca D'Angelo, condottiero di questa squadra, capace di raggiungere l'insperato obiettivo grazie ad un vero e proprio miracolo sportivo. 

Con la permanenza nella serie cadetta, è scattato automaticamente il rinnovo del suo contratto. Chiaro, però, che il tecnico aquilotto dovrà sedersi al tavolo con la dirigenza per chiedere le opportune garanzie e capire le ambizioni del club.

 

Niente trasferta a Roma per i tifosi del Genoa. Domenica 19 maggio alle ore 20:45 il Grifone sarà praticamente solo all'Olimpico contro la squadra di De Rossi. La decisione è stata presa dall'Osservatorio per le Manifestazioni sportive e dalla Prefettura di Roma che ha vietato la partita ai ai tifosi rossoblù residenti in Liguria. 

Una decisione che era nell'aria dopo i fatti avvenuti negli ultimi giorni tra ultra di Genoa e Sampdoria.

GENOVA - "Vorremmo salire in Serie A entro tre anni ma con la forza delle idee magari possiamo anticipare i tempi". Le parole di Andrea Mancini - direttore sportivo della Sampdoria - seguono di pochi giorni quelle di Matteo Manfredi, presidente dei blucerchiati, che in un'intervista a un giornale economico londinese nei giorni scorsi aveva parlato di "un progetto dai tre ai cinque anni".

Una Samp insomma che non si dimentica le condizioni emergenziali in cui è iniziata la stagione in corso - dopo un fallimento sfiorato un anno fa e una ripartenza societaria tutt'altro che scontata - e che guarda alla rinascita sportiva con tempi non brevissimi, anche se oggi - è bene sottolinearlo - ha un'occasione importantissima: quella di tornare in Serie A già tra poche settimane attraverso i play off. Cresce l'attesa per la sfida di venerdì (ore 20,30) a Palermo, il primo vero dentro o fuori della stagione. Niente calcoli, alla squadra di Pirlo serve solo la vittoria. Oggi allenamento pomeridiano a Bogliasco. Rientro in gruppo di Darboe e Benedetti, abili e arruolati per la gara del Barbera. Ancora out Murru, cure per Pedrola. 

A livello di formazione, non dovrebbero esserci stravolgimenti: Pirlo dovrebbe affidarsi a Borini e Esposito a supporto di De Luca in attacco. Probabile ritorno tra i titolari di Yepes a centrocampo e Piccini in difesa. 

“Sapevamo che era una stagione di transizione, ma l’abbiamo affrontata nel modo migliore nonostante avessimo il mercato chiuso per le sanzioni provocate dalla vecchia gestione. Abbiamo giocato con giovani del 2003, ragazzi come Esposito, Stankovic, Pedrola, Ghilardi, Facundo e Leoni sono stati delle sorprese" le parole di Andrea Mancini oggi al Messaggero.