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GENOVA - Arriva l’ultimo atto per il Genoa in questo campionato di alto profilo. Gilardino sorride e intanto pensa ancora col Bologna per fare bene: “Col Bologna dovrà essere lo specchio del campionato che abbiamo fatto. Dovremo essere bravi. Purtroppo perdiamo De Winter ma non dovrebbe saltare l’Europeo. Non tutti stanno bene (Messias in panchina) e quindi dovrò fare valutazione con attenzione. Di sicuro gioca Leali perché è stato un ottimo secondo portiere alle spalle di Martinez che ha fatto enormi progressi ed è un grande professionista”.

Poi una domanda sui tifosi che in stagione hanno superato le seicentomila presenze al Ferraris: “In questo anno la nostra gente in casa è stata da record e per noi il sostegno significa avere una spinta con un cuore pulsante. Ci hanno dato una mano ed è un qualcosa da mantenere. Un aspetto importante per noi anche per la prossima stagione nuova con cui dover fare conto”.

Poi un piccolo bilancio sui match decisivo di questo anno: “Penso - dice Gilardino - che le vittorie con il Sassuolo e con la Salernitana in trasferta ci hanno dato convinzione e la vittoria in rimonta col Lecce in casa è stata una partite chiave. Nessuna situazione mi ha infastidito, visto che in classifica non abbiamo mai rischiato”.

Infine complimenti a Gasperini che ha vinto la Coppa in Europa League: “Successo straordinario e vittoria dopo 8 anni di grandi livelli. Una prestazione memorabile. E la stessa cosa dico del Bologna con Thiago che ha fatto un lavoro eccellente arrivando in Champions”.

La prima finale scudetto della pallanuoto è della Pro Recco. Il derby per il tricolore si chiude sull'8-5 (3-0, 2-2, 2-1, 1-2) ma il risultato non è mai in discussione. I campioni d'Italia in carica prendono il largo subito, allargano fino al 4-0 e controllano con una difesa perfetta. Savona stenta e entrare in partita, sfrutta l'ingenuità di Kakaris, centro greco del Recco che si fa cacciare per una reazione. Mezzo tempo alla pari poi ancora Recco e finale di gara ruggente dei biancorossi ponentini che risalgono dal meno 5 (7-2 e 8-3) all'8-5 con doppietta d'autore griffata dal grande ex Figlioli. Partita tirata, a tratti ruvida: Il recchese Cannella e il savonese Guidi devono ricorrere ale cure del medico. Lodi per Younger, Iocchi Gratta, Del Lungo e Aicardi fra i vincitori, bravi Campopiano e Figlioli sull'altro fronte. 

Sabato a Savona (20.45) gara 2: Recco per chiudere la pratica scudetto, Savona per restare in corsa.
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GENOVA - La nuova Sampdoria è ancora un cantiere aperto ma è pronta a ripartire almeno da un paio di certezze. La cena di ieri sera a Milano tra Andrea Pirlo e Andrea Mancini è stato forse il primo vero passo per iniziare a programmare la stagione alle porte - a pochi giorni dalla (cocente) delusione per l'eliminazione ai play off col Palermo - visto che i blucerchiati ripartiranno dal tecnico bresciano e dall'attuale ds.

In verità nelle ultime ore il nome di Pirlo è stato accostato dai rumors di radio mercato al Monza di Galliani (che lo conosce bene dai tempi del Milan) ma la sensazione è che nel vorticoso giro di panchine oggi sia soprattutto Nesta (in uscita dalla Reggiana) in pole per i brianzoli, sempre a patto che Palladino vada alla Fiorentina che segue anche Aquilani. Insomma, l'effetto domino potrebbe anche non interessare Pirlo che - al netto delle indiscrezioni e degli scenari di mercato che com'è noto possono sempre cambiare nel giro di pochi giorni - in questo momento è sotto contratto con la Sampdoria per un altro anno, fino al 2025.

In attesa di conoscere la nuova figura dirigenziale che sarà affiancata ad Andrea Mancini, anche perché Legrottaglie va in scadenza e comunque ormai da mesi ha un ruolo marginale nella vita del club (l'ex juventino era un uomo di fiducia di Radrizzani, nel frattempo uscito di scena), si iniziano a delineare i primi scenari di mercato.

Da quali giocatori ripartirà la Sampdoria? Uno degli obiettivi sarà quello di provare a trattenere alcuni dei tanti giovani calciatori che hanno giocato l'ultimo campionato a Genova in prestito. Su tutti il portiere Filip Stankovic (Inter), poi anche i vari Ghilardi (Verona), Facundo Gonzalez (Juventus) e Sebastiano Esposito (Inter). Non sarà una cosa semplicissima, visto che i quattro giocatori hanno comunque vissuto una crescita significativa in questa stagione al di là della categoria.

Qualche giocatore con ingaggio pesante - non solo Verre e Andrea Conti ma anche Barreca, protagonista di una stagione complessivamente positiva - dovrebbe essere inserito nella lista dei possibili partenti. Altri elementi andranno a scadenza: Murru, Piccini verso il taglio, da definire Kasami. Darboe e Alvarez verso il ritorno rispettivamente a Roma e Sassuolo, Leoni sarà riscattato dal Padova per 1,5 milioni (il giocatore è seguito con interesse da Juventus e Inter) mentre per Pedrola - il cui rientro dovrebbe essere fissato a settembre - è scattato il riscatto automatico da parte della Sampdoria per 3 milioni, sempre che il Barcellona non eserciti il controriscatto.

Due elementi fortemente voluti da Pirlo la scorsa estate - ovvero Borini e Ricci - con ogni probabilità resteranno soprattutto se la Samp ripartirà effettivamente dal tecnico bresciano in panchina. Alcuni giocatori di proprietà - come Yepes, Benedetti, De Luca, Vieira, Ferrari e Depaoli - dovrebbero essere punti di forza anche per la nuova stagione.

In ogni caso la Sampdoria dovrà affrontare anche questo mercato estivo nel rispetto del saldo attivo (prima di spendere è necessario incassare) dopo l'accordo per la ristrutturazione del debito che aveva permesso un anno fa il salvataggio societario. Qualche mossa in uscita è comunque possibile: uno dei nomi più caldi quello di Audero che, di ritorno dal prestito all'Inter, piace molto al Como neopromosso in Serie A. Altri giocatori che potrebbero rientrare a fine stagione per fine prestito sono Bereszynski, La Gumina e Delle Monache.

Ancora da definire il ritiro, che non sarà a Livigno dove quest'anno salirà il Palermo. Vengono valutate alcune destinazioni tra Trentino, Valle d'Aosta e Piemonte. Possibili novità anche nello staff medico e tecnico, anche se dovrebbe trattarsi di ritocchi e non di rivoluzioni. Per una Sampdoria che, stavolta con un po' più di tempo e con maggiore esperienza alle spalle rispetto a 12 mesi fa, proverà a rilanciarsi nella corsa alla Serie A.

LA SPEZIA - Giornate intense in casa Spezia, già proiettato verso una nuova stagione sportiva dopo aver raggiunto la salvezza due settimane fa. A tenere banco è la questione stadio, con un focus sulla copertura della Curva Ferrovia. Si tratta dell'ultima opera che completerà un ciclo triennale di lavori e consegnerà un gioiello di impianto ai tifosi e alla città.

Tarda la partenza dei lavori, che doveva concretizzarsi immediatamente dopo la fine del campionato cadetto. La previsione attuale per l'apertura del cantiere è agli inizi del mese di giugno, quasi un mese in ritardo rispetto alla data prevista.

Uno scenario che, con ogni probabilità, andrà a ripercuotersi sulle partite che lo Spezia dovrà disputare al Picco nelle prime giornate della prossima stagione sportiva, con il rischio di giocare con il settore chiuso le gare casalinghe.

Si attendono novità in tal senso ma, una volta accertata l’impossibilità di terminare i lavori prima dell’inizio della stagione, la società si incaricherà di fare quadrato sia con i tifosi che con la Questura della Spezia, in modo da trovare un accordo che non penalizzi l'esperienza dei frequentatori della curva e garantisca l'ordine pubblico.

Il dirottamento dei supporters aquilotti della Ferrovia in altri settori la probabile soluzione, sperando le tre interessate da ciò siano meno possibile.

Da sottolineare che la chiusura del settore non comporterà la necessità di cambiare stadio. Le partite si disputeranno ugualmente al Picco e non sarà vi sarà un trasloco come quello di Cesena della stagione appena conclusa.

 

Da una parte c’è la storia, dall’altra la storia si scrive. Recco, alla Sala Polivalente Franco Lavoratori è in scena (fino a domenica 26, orari 10-12, 16-19) la mostra “Eraldo Pizzo La mia pallanuoto”, esposizione di ricordi, cimeli, trofei, articoli di giornali e tutto quanto fa pallanuoto. A non più di trecento metri di distanza, nella storica e magnifica vasca di Punta Sant’Anna con vista su Punta Chiappa, va in scena (questa sera, mercoledì 22, ore 18.45) il primo atto della sfida scudetto al meglio delle tre partite. Sfida tutta ligure: la Pro Recco cerca il titolo numero 36, un altro triangolo tricolore da aggiungere al Mito; il Savona titoli ne ha vinti 3. Ma un derby per giocarsi lo scudetto non è mai banale.

L’ultima sfida per la vittoria del campionato risale al 2011, l’ultimo colpo grosso savonese è del 2005. La Pro Recco parte con i favori del pronostico per via di un organico oggettivamente superiore, ma mai dire mai: in Coppa Italia, per esempio, i biancocelesti campioni di tutto sono incappato in una giornata non perfetta e il Brescia ne ha approfittato. Brescia, peraltro, eliminato nelle semifinali proprio dal Savona.

In panchina siedono due tecnici di grandi capacità dallo stile, almeno esteriore, molto diverso: il coach del Recco è Sandro Sukno, top player croato fermato giovanissimo da problemi cardiaci e diventato subito tecnico vincente. Freddo, almeno esteriormente, mai sopra le righe. Dall’altra parte c’è Albertro Angelini, bandiera savonese ma per otto playmaker, trascinatore e anche capitano della Pro Recco tornata grande a inizio Duemila, in panchina una grinta fuori dal comune per guidare la squadra.

Due loro predecessori, Pino Porzio e Claudio Mistrangelo, sintetizzano: «Se il Savona giocasse al 110% e la Pro Recco fosse un tantino al di sotto delle proprie potenzialità, tutto potrebbe succedere», dice il napoletano che ha fatto collezione di trofei sulla panchina recchese. «Cito Nereo Rocco…Vinca il migliore? Speriamo di no», la butta in battuta, per sottolineare il gap di partenza, Claudio Mistrangelo, l’uomo che ha fatto grande il Savona.

Da una parte la squadra più forte del mondo, dall’altra una squadra con un dna impregnato di agonismo e orgoglio, Francesco Di Fulvio, capitano della Pro Recco e attaccante fondamentale del Settebello, sintetizza: «Credo che l’aspetto mentale sarà quello chiave». Alberto Angelini, specialista nel rilancio (Figlioli) e nella crescita (Bruni) dei giocatori, cancella il tabù: «Anche se affrontiamo la squadra più forte del mondo, dobbiamo crederci».

Gara 2 sabato (20.45) a Savona, eventuale bella mercoledì 29 (19.30) a Recco.