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LA SPEZIA - Il Picco si prepara ad un altro record di incassi per Spezia - Inter: già esauriti i tagliandi per curva ferrovia e distinti, restano invece pochissimi posti disponibili in tribuna e curva piscina.

Dopo il sold out con la Juventus e la grande presenza di pubblico vista con il Verona, i supporters aquilotti sono pronti a sostenere nuovamente in massa i propri beniamini, nonostante la giornata non troppo favorevole, dato che il match tra bianchi e nerazzurri si giocherà venerdì 9 marzo alle ore 20.45, valida per l'anticipo della ventiseiesima giornata di campionato.

"I tifosi dovranno essere la nostra arma in più" - Dichiarava Semplici nella conferenza stampa di presentazione e la sensazione è che il messaggio sia stato recepito perfettamente.  

 

 

Juventus-Sampdoria sarà "vietata" ai sampdoriani non residenti in Liguria e i Gruppi della Sud scelgono, salvo contrordine, di rinunciare alla trasferta di Torino.

Con una nota dal titolo "Nessuno rimane indietro", firmata "La Sud", si sostiene "La partita risulta aperta, non a rischio, e quindi riteniamo imprescindibile che la vendita per il settore ospiti, come da protocollo, sia garantita a tutti i tifosi sampdoriani, liguri e non. Volgendo il pensiero ai sampdoriani fuori regione, soprattutto a quelli sempre presenti in casa e fuori, decidiamo a malincuore di rinunciare alla trasferta di Torino. La scelta è nostra e ne andiamo sin da subito orgogliosi. Chi volesse fare propria tale decisione, sappia che sta facendo la scelta giusta. Nel bene e nel male, siamo una cosa sola. No politica, no business, nessuno rimane indietro".


GENOA-COSENZA 0-0
GENOA (3-5-2):
 Martinez; Bani, Vogliacco, Dragusin; Sabelli, Sturaro, Badelj, Strootman, Haps; Gudmundsson, Puscas. All. Gilardino
COSENZA (4-3-2-1): Micai; Rispoli, Meroni, Vaisanen, Venturi; Cortinovis, Calò, Brescianini; Marras, D’Urso; Nasti. All. Viali.

Bella atmosfera al Luigi Ferraris, si spengono le luci prima dell'inizio con le note di Guasto d'amore di Bresh a fare da colonna sonora. Gilardino propone un 3-5-2 con Gudmundsson davanti al fianco di Puscas. E' un agra

Partiti!

5': le due squadre si studiano a vicenda, il gioco resta molto nella zona mediana del campo

10': il primo squillo del Genoa è di Puscas, il suo colpo di testa però è troppo debole 

15': ci prova Gudmundsson da lontano il suo tiro però è centrale e la palla finisce facile tra le mani di Micai

20': azione interessante del Genoa con la palla che arriva sul secondo palo dove c'è Sabelli che colpisce di testa, la palla scheggia la parte alta della traversa

23': ancora Genoa con Sabelli bravo a servire in verticale Gudmundsson che mette subito al centro, si salva in qualche modo la difesa del Cosenza

31': Genoa pericoloso con Sabelli che dalla destra mette in area, velo di Gudmundsson per Strootman che calcia di potenza Micai si salva in angolo

33' Genoa in vantaggio: perfetta punizione di Gudmundsson per Dragusin che ben appostato sul secondo palo batte di potenza Micai

37': bravo Sabelli a sbucare alle spalle dei difensori e a colpire di testa, Micai devia in angolo

43': Clamorosa traversa del Cosenza. Punizione di Calò, D'Urso gira di testa da dentro l'area con la palla che colpisce il legno con Martinez battuto

FINE PRIMO TEMPO

INIZIO SECONDO TEMPO

53': Ammonito Marras per un fallo su Sabelli

54': bel lavoro di Puscas che scarica per Strootman, il tiro è potente si allunga Micai che mette in angolo

57': Genoa in gol: Gudmundsson approfitta di un clamoroso errore di Calò, scarta anche il portiere e deposita la palla in rete

58' tris del Genoa: Puscas! Sabelli mette in area per Puscas bravissimo a girarsi e cercare il primo palo. Il Ferraris è in festa!

64': Fuori Badelj per Jagello, fuori Bani per Criscito e Sturaro per Frendrup

70': ancora uno scatenato Sabelli bravo a scappare in velocità e a servire poi Frendrup il cui tiro è respinto dalla difesa calabrese

75' Gudmundsson sfiora la quarta rete, la sua conclusione ravvicinata è messa in angolo con i piedi dal portiere avversario

79': poker del Genoa. Jagiello, entrato da poco, si porta a spasso la difesa avversaria e poi calcia di potenza e precisione battendo Micai. Che spettacolo!

81' esce Gudmundsson, entra il baby Accornero (2004), al suo debutto in prima squadra

E' finita!!! Il Genoa si riprende il secondo posto!

Massimo Ferrero senza freni. Accusa Marco Lanna di essere il peggior presidente della storia e si dice pronto a cedere. In un'intervista alla pagina web "cronache di spogliatoio", il Viperetta dice la sya: "A me piange il cuore vedere la Sampdoria così, nove anni di lavoro buttati nel cesso. La Sampdoria non merita questo, la colpa è di chi la gestisce attualmente, credo che Lanna è il peggior presidente, ma non lo fa apposta, va a farsi battere le mani, perdi tre a zero e ti fai battere le mani, lasciamo perdere mi viene da piangere". Ferrero, ex presidente e tuttora proprietario, si trova escluso dalla gestione della società dal 6 dicembre 2021, data dell'arresto a Milano su ordine del gip di Paola nel quadro di un'inchiesta per bancarotta fraudolenta.

ATTACCO - "Ma quale debito dobbiamo saldare? Per quanto ne so, sono 110 milioni di euro. Per altri problemi dovete chiedere agli addetti ai lavori. Io ho lasciato la Sampdoria in ottima salute, non eravamo ricchi ma mi piange il cuore nel vedere questa situazione. Il signor Lanna, che è un dirigente messo dalla famiglia, è una brava persona ma è il peggior presidente nella storia della Samp. I risultati parlano. Io non mi occupo della Sampdoria da 13 o 14 mesi, da quando mi è successa una disgrazia. E da lì i tifosi hanno cantato la canzone “più giù, fino a incontrare il blu”. Noi siamo i proprietari, ma non lo gestiamo più. Se il trustee dice 35-40 milioni, secondo me il prezzo è corretto".

FUTURO - Quindi, le idee - abbastanza contraddittorie - sul futuro: prima "Se trovo un acquirente vendo il club", poi "Me la ricomprerò io, cosa devo fare?" Un tocco sulla vicenda sceicco: "Non c’è nessun acquirente, anzi ci sono due pazzi che girano e dicono di aver preso la Sampdoria. Parlano sempre di quell’Al Thani, bisogna chiamare qualche ambulanza che li vengano a prendere per il manicomio. Illudono i tifosi e poi i tifosi se la prendono con me. Sono pronto non solo a venderla, ma anche a cedere le quote per fare un aumento di capitale. La famiglia Ferrero è pronta a qualsiasi tipo di soluzione. La Sampdoria deve rimanere in salute, nove anni di lavoro buttati nel cesso perché stiamo andando in Serie B. Non ci meritiamo questa classifica".

SQUADRA - Il giorno dell'arresto, Ferrero era a Milano per parlare con l'agente dell'attuale tecnico. "Stankovic è un grande allenatore e un grande uomo, gli auguro di portare la nave in porto. I ragazzi sono bravissimi. Ma se hai dirigenti che parlano, a me minacciano di morte… È tutta una roba che non si gestisce più, la situazione è sfuggita di mano al CdA".

Un CdA in cui, secondo il Viperetta, "ci sono due persone competenti su quattro".

"È difficile gestire un club di calcio, ma lo è ancora di più - insiste - se non c’è un padrone. Hai una squadra che funziona, ma la dirigenza no. Non si sa chi comanda, cazzo. Io non mi nascondo, soffro come un cane. Se ho sbagliato? Qualche errore posso averlo fatto, ma io mica vado in campo".

L'APPELLO - "La Sampdoria è la mia vita. Il club ha un capitale di 49 milioni, io ho fatto plusvalenze per 400 milioni, non ho toccato mai un euro dei dividendi. Manca cassa. Stiamo cercando qualcuno che aumenti il capitale, io ho dato in pegno le quote. Noi le stiamo provando tutte perché, anche se non c’entriamo niente, sarebbe la peggior cosa della mia vita veder fallire la Sampdoria. La mia storia è finita 15 mesi fa, sono convinto che si salverà anche se sta andando verso una deriva sbagliata. Sicuro non fallirà, troveremo un compratore. Faccio un appello, comprate la Sampdoria. Sono pronto a venderla domattina. E io non prendo lo stipendio, non chiedo niente».

ASSEMBLEE - Le assemblee mandate deserte? "Io non ho disertato niente. I cammelli disertano… Se i media di Genova stessero più cauti, anche se sono preziosi, si farebbe meno confusione senza allarmare le folle. Altrimenti mi minacciano di morte. L’altra volta mi hanno mandato la testa di un maiale. A volte ho paura, sono un essere umano. Soprattutto paura per i miei figli, a me rafforzano. La notte dormo, non penso a queste persone perché la violenza non alberga in me. Ci sono dei tifosi violenti che non sono tifosi".

2019 - Infine la versione sulla trattativa con il gruppo Vialli: "Si sono ritirati gli americani, mica io. Ho un contratto firmato di 80 milioni, poi andavamo male. Io presi Di Francesco e loro ridussero la spesa a 40 dopo sei giornate deludenti. Mandai via il tecnico e arrivai a 53 punti. Il calcio è un’altra storia".