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REGGIO EMILIA - Ecco le parole di mister Semplici al termine di Sassuolo Spezia 1-0, nonché prima battuta d'arresto delle Aquile da quando il tecnico toscano siede sulla panchina del club.

Sulla sconfitta, se prevale il rimpianto:

"C'è dispiacere perché giocavamo contro una squadra di grande valore. Abbiamo fatto un gran primo tempo dove abbiamo messo in difficoltà l'avversario, nel secondo tempo sono venuti fuori i valori individuali del Sassuolo. Abbiamo sofferto ma da squadra. Nell'occasione del rigore l'abbiamo un po' regalata, dovevamo fare attenzione ma la squadra mi è piaciuta perché non si è mai disunita, ci ha creduto fino alla fine, viste anche le occasioni finali che abbiamo avuto, sono l'esempio che la squadra ci crede, propone. Sono stato sorpreso sotto certi aspetti dall'espressione dei ragazzi, perché dopo 16-18 allenamenti già aver trasmesso certi tipi di concetti e di mentalità mi ha fatto piacere. Siamo venuti in un campo difficile contro una squadra abituata a competere per altri traguardi e questo è di buon auspicio per il proseguo".

Sugli errori nell'azione del rigore:

"Dispiace perché nel calcio capitano queste situazioni. Potevamo parlare un po' di più perché si potevano evitare certe cose ma fanno parte del gioco. Rigore, non rigore, ormai sono accadute. Bisogna lavorare su questo. La cosa che mi è piaciuta è la personalità della squadra, come si è espressa, con fiducia, creando i presupposti per fare una gara propositiva specie nel primo tempo. Poi ovviamente bisogna dare merito all'avversario che è una squadra di grande valore".

Sulla stanchezza della squadra nella ripresa:

"Ci sono anche gli avversari. Nel primo tempo ci siamo stati noi, nella ripresa son partiti meglio loro. Hanno Laurienté e Berardi, due che fanno la differenza, ma non mi fermerei solo su questi nomi, sono stati quelli più evidenti stasera. Resto soddisfatto. Non abbiamo giocato con lo stesso coraggio del primo tempo, forse anche fisicamente qualche giocatore ha accusato il movimento e la pressione del primo tempo ma con i cambi eravamo riusciti a rimediare a certe situazioni e questo è un altro punto a nostra favore. Poi la squadra ci ha creduto fino alla fine e questa deve essere una nostra costante".

Sulla scelta di mettere Shomurodov in panchina:

"Io non so quanto è costato Shomurodov, io metto i giocatori in campo per quello che vedo in settimana e per l'equilibrio della squadra. Domenica scorsa ha giocato titolare, oggi no. In questo momento la squadra secondo me si esprime meglio con un attaccante solo e ora voglio metterlo in un momento dove voglio vincere o recuperare, credo siano scelte normali. Lo ritengo un giocatore importante".

Sui tifosi e sulla ricerca del bel gioco:

"Io credo che la mia squadra sta acquisendo certi concetti che io voglio trasferire a loro. Credo che il giocare con una certa mentalità e avere il dominio in alcuni momenti della partita penso che possa essere più importante per quello che penso io. Quando sono stato fuori, quando stai a casa soffri e non stai bene, specialmente chi come me è abituato da tanti anni a fare l'allenatore ma mi sono aggiornato, per farmi trovare pronto in caso di chiamata. La curva Ovest è una bella cosa del mio passato ma oggi sono a Spezia e difendo questi colori. L'apporto dei tifosi è bello, anche stasera, è da crescere attraverso le nostre prestazioni".

"Ho aspettato e sperato fino all’ultimo ma purtroppo dopo gli esiti della visita odierna sono costretto a operarmi e finire qua la stagione. Triste e straziante non poter aiutare i miei compagni per quest’ultima parte di stagione ma questo è anche il calcio. Un grande in bocca al lupo alla squadra, sempre e comunque Forza Samp". Così Emil Audero, sul suo profilo Instagram, annuncia la fine prematura del suo campionato, il quinto con la maglia blucerchiata.

Audero si era infortunato in allenamento lo scorso 9 marzo. Questo il comunicato della società: "L’U.C. Sampdoria comunica che nella giornata odierna il calciatore Emil Audero, accompagnato dal responsabile sanitario Amedeo Baldari, si è sottoposto ad una visita specialistica a Forlì dal prof. Giuseppe Porcellini. Dopo il consulto e gli esami clinici effettuati ieri, si è deciso di intervenire chirurgicamente sulla spalla destra del portiere. L’operazione sarà effettuata nei prossimi giorni".

La Procura di Genova ha deciso di mettere sotto esame gli ultimi bilanci della Sampdoria. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto, che coordina il pool reati finanziari, ha aperto un fascicolo modello 45 per "atti relativi", conferendo al nucleo di polizia economico tributaria della Guardia di Finanza una delega d’indagine, dopo aver ricevuto dalla Procura di Torino gli atti dell'inchiesta "Prisma", che riguardano i trasferimenti di tre giocatori tra le due società perfezionati nel 2019. La decisione della Procura di Genova è una diretta conseguenza della trasmissione degli atti dal capoluogo subalpino, per vicende che nell'ambito della giustizia sportiva che le aveva esaminate in precedenza si sono risolte, per la Sampdoria, con un nulla di fatto. A differenza della Juventus, la Sampdoria non è quotata in Borsa e quindi eventuali ipotesi di illecito andrebbero formulate a titolo diverso da quello configurato per il club bianconero.

La delega d'indagine permetterà alle Fiamme Gialle di svolgere accertamenti retrospettivi sui conti della Sampdoria. Si partirà dalle verifiche sui trasferimenti di Emil Audero alla Sampdoria e di Daouda Peeters ed Erasmo Mulè. Audero fu acquistato il 29 gennaio 2019 per 20 milioni di euro. Il belga Daouda Peeters, ingaggiato da svincolato, fu ceduto per 4 milioni dal Doria alla Juve il 30 gennaio 2019. Erasmo Mulè, prelevato dal Trapani per 350mila euro, il 31 luglio 2019 è passato dai blucerchiati ai bianconeri per 3,5 milioni, quindi senza mai giocare nemmeno un minuto nel Doria.

Queste operazioni, secondo i pm torinesi, servivano a ritoccare i bilanci del club bianconero e la trasmissione degli atti ha lo scopo di verificare eventuali effetti simili sui conti della Sampdoria. Conti che verranno esaminati a fondo e indietro negli anni, tanto che finalmente si potrebbe comprendere come si sia arrivati, in soli nove anni, a rendere la società blucerchiata, ripulita dai debiti dalla precedente proprietà e dotata di un robusto avviamento, un soggetto gravato da circa 200 milioni di debiti.

La società blucerchiata si trova nella fase di composizione negoziata della crisi aziendale, su pronuncia specifica del Tribunale di Genova, con l'effetto della protezione per 120 giorni, fino al 6 giugno, degli assetti societari dalle pretese dei creditori.

REGGIO EMILIA - Importanti dichiarazioni rilasciate nel pre Sassuolo - Spezia da Stefano Melissano, Direttore Sportivo dello Spezia Calcio su un eventuale partenza di Nzola in estate:

"Il giocatore ha manifestato la volontà di restare infatti stiamo discutendo di un eventuale prolungamento. Chiaro il giocatore abbia l'ambizione di arrivare nei top club europei, se non li rimane a Spezia".

Parole che lasciano intuire una cessione dell'attaccante angolano solo in presenza di offerte da parte di top club, a smentire quindi le voci che lo avvicinavano al Torino nella prossima sessione di trasferimenti.